In una nuova circolare inviata dalle Regioni, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha invitato le amministrazioni, data "l'ampia disponibilità di vaccini", a "incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi", nonché a "proseguire con il completamento dei cicli vaccinali primari". A tutto questo dovrà far seguito un rafforzamento "dell'opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione anti SarsCov-2/Covid-19, anche in relazione alla possibilità di programmarne la somministrazione in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale".
Per questo motivo, il generale e commissario straordinario per l'emergenza Covid ha invitato le Regioni a "calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181° giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario". Ma oltre alla previsione della dose booster a 6 mesi dal termine del ciclo vaccinale, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha inserito nella circolare anche il "probabile futuro allargamento dell'offerta vaccinale alla platea 5-11 anni".
A tal proposito, il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ospite di Sky Tg24, ha dichiarato: "Credo che l'Ema possa arrivare a una valutazione e a una approvazione entro fine mese, prima metà di dicembre". Ciò significa che, stando alle tempistiche ipotizzate nel nostro Paese, si potrà arrivare all'approvazione del vaccino contro il Covid per i bambini in Italia "entro Natale". Per quanto riguarda, invece, la platea interessata alla dose booster, Franco Locatelli è possibilista per la somministrazione agli under 60. La considera "un'ipotesi considerabile e plausibile, vedremo di cadenzarla con una tempistica opportuna, tuttavia al momento credo che l'attenzione vada concentrata e focalizzata sull'offrire la dose booster agli ultra sessantenni, ai fragili e a coloro che hanno ricevuto il vaccino J&J".
I nuovi dati dell'osservatorio Gimbe, riferiti al periodo 27 ottobre-2 novembre, riportano che aumentano ancora in Italia i nuovi casi di Covid-19 (+16,6%) e i ricoveri (14,9%). Nelle ultime settimane si è anche invertita la tendenza delle terapie intensive, che registrano un +12,9% di ingressi. Il picco nell'incidenza dei casi Covid sulla popolazione è stato registrato nella provincia di Trieste, unica sopra la soglia dei 150 casi con 376 contagi per 100.000 abitanti.
Il rischio paventato dagli esperti è che i dati italiani possano risalire come sta avvenendo in Germania, dove nelle ultime 24 ore sono state
registrate 165 vittime da Covid-19, su un totale di quasi 34 mila nuovi casi riscontrati. L'istituto Robert Koch, ha specificato che il numero di nuovi contagi è un record per il Paese, superiore a quello del 18 dicembre scorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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