Una festa con amici e parenti. Lunedì prossimo Erich Priebke, l’ex ufficiale delle SS condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, spegnerà cento candeline. Ieri mattina è stato "pizzicato" a spasso per le strade di Roma, dove si trova agli arresti domiciliari, accompagnato dalla nuova badante e dall'immancabile guardia del corpo.
Per il momento il luogo della festa per i cento anni rimane segreto. L'obiettivo è evitare quanto accaduto dieci anni fa, quando una cena in uno sfarzoso agriturismo nella periferia romana scatenò una polemica senza fine. "Anche stavolta parteciperanno sacerdoti", ha assicurato Carlo Taormina che difese l’ex militare tedesco nel processo che fu celebrato vent'anni fa. Anche quest'anno, però, a scatenare le polemiche è stata la notizia della festa per il centenario che ha portato il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici a chiedere l’intervento del governo Letta e delle istituzioni locali. Tanto che è arrivata, immediatamente, la risposta del sindaco di Roma Ignazio Marino e del presidente del Lazio Nicola Zingaretti. "Vigilerò personalmente affinchè nessuna 'festa' pubblica sia autorizzata - ha assicurato il primo cittadino della Capitale - Roma è stata insignita della Medaglia d’Oro della Resistenza e nessuno può festeggiare uno dei responsabili dell’eccidio delle Fosse Ardeatine". "Roma non dimentica - ha, invece, twittato di Zingaretti - non si può festeggiare Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine".
In parlamento è arrivata una interrogazione urgente della senatrice democrat Silvana Amati per chiedere al titolare del Viminale Angelino Alfano e al Guardasigilli Annamaria Cancellieri di fermare i festeggiamenti. Anche l’associazione dei partigiani (Anpi) è andata su tutte le furie promettendo barricate e proteste. "Pensare ad una festa per i 100 anni di un criminale di guerra sarebbe una cosa indecente. Alla memoria delle vittime del nazifascismo non si può mai derogare", ha replicato il presidente Vito Francesco Polcaro. Subito dopo ha fatto eco il numero uno dell’Associazione degli ex deportati nei campi nazisti che ha espresso il proprio "sdegno" per la presunta festa del centenario.
A gettare benzina sul fuoco delle polemiche sono state le immagini pubblicate ieri pomeriggio dall'edizione online dell'Ansa. Scatti che ritraggono l’ex militare tedesco a passeggio per le strade della Balduina, quartiere a nord di Roma dove l’ufficiale è ormai di casa. Polo blu, pantalone beige, scarpe da ginnastica e cappellino bianco in testa, Priebke è stato "pizzicato" mentre usciva di casa per andare nel giardinetto del quartiere. Un'abitudine che ha ogni mattina. Al suo fianco la nuova badante e due uomini della scorta. Intercettato dai fotografi ha provato a nascondere il volto al teleobiettivo e a dribblare le domande su dove e come festeggerà il compleanno. "Non ci sarà alcuna festa - ha assicurato l'avvocato Paolo Giachini - è ora di farla finita, lascino stare un povero vecchietto".
"Sono stato invitato dallo stesso Giachini - ha assicurato Taormina - e parteciperò alla festa". Una festa, rivela l’avvocato parlando alla trasmissione radiofonica La Zanzara, alla quale "parteciperanno anche sacerdoti, come accaduto dieci anni fa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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