Da Pro Vita & Famiglia 30mila euro ai bisognosi e 15mila mascherine

La onlus ha donato 30 mila euro ai più deboli e provveduto a distribuire i dispositivi di sicurezza in tutto il Paese

Da Pro Vita & Famiglia 30mila euro ai bisognosi e 15mila mascherine

Soldi a chi non ne ha, e ne ha un disperato bisogno in questi tempi dura di coronavirus, e 15mila mascherine distribuite in tutta Italia. È questo il prezioso contributo solidale anti pandemia di Covid-19 dato da Pro Vita & Famiglia.

La onlus ha infatti attivato un servizio assai utili, sferzando – non poco – la politica e le sue tante parole e i pochi fatti: "Basta parole, servono i fatti. Trentamila euro donati e una rete di volontari su tutto il territorio per soccorrere gli anziani in casa di riposo, i malati, le persone portatrici di handicap e le famiglie bisognose: è partita la nostra campagna".

In una nota congiunta, il presidente e il vicepresidente di Pro Vita e Famiglia, Toni Brandi e Jacopo Coghe hanno dichiarato: "La politica degli 'annunci' e delle 'rassicurazioni' prosegue con l’ultima promessa del ministro Bonetti di estensione del bonus figli, ma noi scegliamo la strada della concretezza. Facciamo di tutto per trasformare la cultura della famiglia e della vita in azione".

Dunque, i due vertici della onlus hanno proseguito raccontando quel è il loro lavoro e impegno in questa emergenza nazionale, sanitaria ed economica, provocata dall’epidemia di coronavirus: "Oltre alle donazioni, stiamo distribuendo 15.000 mascherine filtranti ad ospizi per anziani, case di riposo e Comuni che ne hanno disperato bisogno, grazie ai nostri volontari dislocati su tutto il territorio. Fino ad oggi, la società civile esposta al contagio non ha avuto dal governo il necessario sostegno e per questo abbiamo deciso, come cittadini responsabili che mettono al centro del loro impegno civile il valore della vita, di proteggere le persone più fragili garantendo loro intanto un minimo di autodifesa attraverso la consegna di queste mascherine".

Pro Vita & Famiglia, come detto, critica la propaganda di una certa politica e ha qualcosa da dire anche all'esecutivo Conte. "In provincia di Bergamo vi sono anziani, in case di riposo, che continuano a morire sprovvisti di ogni tipo di protezione. Il nostro governo sapeva dell’emergenza dal 30 gennai. Basta con la propaganda: che si aiutino i nostri nonni".

Quindi, messe da parte le polemiche sulle responsabilità e le colpe di questa situazione, la onlus – per bocca dei suoi due "capi" – torna a ribadire: "Noi ci stiamo rimboccando le maniche per far fronte alle continue richieste di soccorso da parte di famiglie, case di riposo e anche amministrazioni locali. Sono delle vere e proprie grida d'aiuto alle quali, nostro malgrado, non possiamo sempre rispondere". Infine, il discorso relativo all’emergenza famiglie: "Sono allo stremo, è necessario istituire urgentemente un fondo salva famiglie.

Poca burocrazia e una somma proporzionata in base ai componenti del nucleo familiare. Adesso è il momento di agire perché tra 15 giorni sarà troppo tardi e ci ritroveremo con il 50% delle famiglie italiane con più di 3 figli sotto la soglia di povertà".

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