"Proibire l'ingresso alle ong". Il piano di Salvini per fermare "l'assalto" alle coste

Calabria e Sicilia sotto stress per i continui sbarchi di migranti, mentre Lampedusa vive una nuova emergenza: sono circa 70mila gli sbarchi da gennaio

"Proibire l'ingresso alle ong". Il piano di Salvini per fermare "l'assalto" alle coste

Anche la nave Sea Watch 4 ha ottenuto un porto per gli oltre 420 migranti a bordo: la nave è stata mandata a Reggio Calabaria dove in queste ore sono in corso le operazioni di sbarco. È l'ennesimo evento che porta nel nostro Paese centinaia di irregolari. Calabria e Sicilia sono le due regioni che stanno sopportando il maggior carico negli ultimi mesi, spesso anche quando questo non è sostenibile dalle autorità e dal sistema di gestione locale. Le denunce dei sindacati di polizia non si contano più ma, anche se sono numerose, il Viminale ha sempre fatto orecchie da mercante davanti alle rimostranze delle divise, che hanno sulle spalle gran parte della gestione, anche per quanto concerne i trasferimenti.

Dopo lo sbarco degli oltre 100 a Taranto ieri, ora anche i 427 della ong tedesca Sea Watch 4 hanno toccato terra in Italia. E c'è chi sospetta che gli arrivi in massa delle ultime settimane siano orientati ad approfittare delle maglie larghe del governo ancora in carica, finché non si insedierà quello nuovo, che potrebbe essere a guida centrodestra. Matteo Salvini, in un'intervista a El Pais, ha già chiarito che nel caso in cui dovesse nuovamente insediarsi al Viminale, tornerebbe "la proibizione di ingresso in acque territoriali" italiane per le navi di ong che si occupano di migranti nel Mediterraneo centrale. Una decisione che ha un ben preciso obiettivo: "Quest'anno sono morte nel Mediterraneo il doppio delle persone rispetto a quando erano in vigore i decreti sicurezza. Perciò, nel primo Consiglio dei ministri torneranno in vigore".

Nel frattempo non si fermano gli sbarchi a Lampedusa, dove nonostante i tentativi di svuotamento, nell'hotspot continuano a entrare nuovi migranti. L'ultimo evento noto è un mini-sbarco questa mattina di 13 migranti, tutti uomini e di nazionalità tunisina. Attualmente ci sono quasi 950 ospiti a fronte di una capienza di 350 posti, ma fino a ieri avevano raggiunto quasi le 1500 unità, il che dà ben l'idea di quali siano le condizioni di accoglienza all'interno del centro. "Ho sentito il vicesindaco di Lampedusa poche ore fa e la situazione è drammatica", ha spiegato Matteo Salvini durante un evento elettorale a Catania. "Ho visto i dati e siamo arrivati a quasi 70 mila sbarchi e siamo solo a metà settembre", ha proseguito il leader della Lega, esponendo i dati complessivi degli arrivi sulle coste italiane: "È indecente, vergognoso, inaccettabile. È un business, qualcuno ci guadagna. Al primo Consiglio dei Ministri basterà rifirmare i due decreti sicurezza che già hanno funzionato a costo zero per lo Stato. Si salvano vite e si riporta un po' di ordine".

Intanto, ieri a Crotone è arrivata un'altra carretta del mare con a bordo 411 persone. La guardia costiera da alcune ore aveva individuato sui radar un peschereccio che seguiva una rotta anomala. Verso l'imbarcazione è stato inviato il pattugliatore d'altura Diciotti, che aveva lasciato da poco il porto di Crotone, dove giovedì mattina ha sbarcato 379 migranti. L'ufficio immigrazione della Questura in una settimana ha registrato lo sbarco di 1.110 persone: 320 lunedì 15 settembre; 379 giovedì 15 settembre; 411 venerdì 16 settembre. I migranti sono stati infine condotti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dove la capienza è in esaurimento.

Poche ore dopo, la squadra mobile di Crotone ha individuato i presunti scafisti dello sbarco avvenuto il 12 settembre. Si tratta di 5 persone, di nazionalità egiziana, che sono state sottoposte a fermo di indiziato di delitto, per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Erano arrivate a terra con la nave Diciotti.

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