Il consiglio regionale della Toscana ha deciso di vietare l'esposizione del crocifisso nell'aula consiliare. Lo ha stabilito un voto dei giorni scorsi su una mozione della Lega Nord, che chiedeva l'introduzione del simbolo sacro come "simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza".
A votare contro, ricorda La Nazione, il gruppo di Sì Toscana a sinistra e il Partito Democratico, con l'eccezione di quattro consiglieri e del presidente dell'Assemblea Eugenio Giani.
Favorevoli, invece, la Lega Nord e gli altri gruppi di centrodestra; il Movimento Cinque Stelle, infine, si è astenuto.
Le voci dei partiti
"Il crocifisso - ha spiegato il leghista Marco Casucci - è un patrimonio civile di tutti gli italiani, poiché è chiaramente il segno dell'identità cristiana del nostro Paese e anche dell'Europa. Un simbolo culturale, dunque, oltre che religioso, e quindi ho ritenuto giusto proporre all'aula consiliare di poter collocare un crocifisso".
Secondo Paolo Sarti e Tommaso Fattor di Sì Toscana, invece, "libertà, uguaglianza e tolleranza sono già garantite dall'istituzione consiliare stessa.
È una proposta inaccettabile, solo la laicità delle istituzioni garantisce tutela e rispetto delle varie religioni".Già in Veneto, a dicembre, il Pd si era opposto all'esposizione della croce nell'aula del consiglio regionale. Crocifisso che però, in quell'occasione, era stato affisso alla parete
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