Renzi sul caso David Rossi: "Vicenda enorme. Non vi sconvolge?"

Il leader di Italia Viva prende posizione dopo l'audizione del colonnello Aglieco nella commissione parlamentare sul caso David Rossi

Renzi sul caso David Rossi: "Vicenda enorme. Non vi sconvolge?"

Matteo Renzi, ospite alla festa di Atreju di Fratelli d'Italia, dove ha affrontato il tema del presidenzialismo, si è soffermato anche sul caso David Rossi. La vicenda è condita, dopo l'audizione, dalle parole rilasciate dal colonnello Aglieco, che è stato sentito dalla commissione parlamentare d'inchiesta. Aglieco ha svelato alcuni dettagli sulle attività degli inquirenti che molti membri della commissione ritengono rilevanti.

"La vicenda David Rossi è enorme - ha detto il leader d'Italia Viva - non vi sconvolge? Vi rendete conto che un pm, o più di uno, entra nella scena del chiamiamolo delitto o crimine (se è un suicidio non è un delitto)? È una cosa enorme. Siccome quel pm è lo stesso di Open io non posso attaccare. Ma in un Paese normale direi: vi rendete conto chi è che mi fa l'indagine". Come spiegato da Felice Manti in questo articolo, il pm Antonino Nastasi, che secondo Aglieco avrebbe risposto al telefono di David Rossi dopo che quest'ultimo era deceduto, è il medesimo pubblico ministero che si sta occupando dell'inchiesta sulla Fondazione Open.

Renzi ha insistito su quel punto: "Per me la vicenda di un pm che entra nella scena del delitto, se è stato ucciso, i dubbi sono legittimi, e inquina le prove, se è vero è uno scandalo senza fine". E ancora, sempre dopo aver parlato dal palco di Atreju: "Un pm non può fare quello che ha fatto, secondo il racconto del comandante dei carabiniere, che entra e sposta gli effetti personali del povero Rossi. In un Paese normale è allucinante e noi faremo una interrogazione parlamentare. Sono senza parole, sconvolto". Italia Viva, insomma, non intende fare finta di nulla. Intanto il caso David Rossi, dopo l'audizione, è tornato al centro del dibattito nazionale.

La ricostruzione presentata dal colonnello, del resto, non riguarda soltanto la ricezione di una telefonata, ma sembra suggerire, più in generale, la possibilità che alcune delle azioni compiute da parte degli inquirenti nella stanza del Rossi possano aver inquinato le prove. Siamo nel campo delle ipotesi, ma qualche elemento in più, rispetto al pregresso, è emerso grazie alle parole dell'ufficiale dei carabinieri. Vale la pena comunque ricordare come la vicenda di Rossi, sotto il profilo giudiziario, sia stata archiviata due volte.

Nel frattempo sulla vicenda si sono espresse diverse persone.

"Le dichiarazioni del colonnello Aglieco - ha fatto presente Carmelo Miceli, avvocato della moglie di Rossi e della figlia Carolina Orlandi - sono l'ennesima conferma di quanto non sia possibile per nessuno definire buone indagini quelle eseguite sulla morte di Rossi. Noi lo sosteniamo da tempo".

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