Forni sporchi con residui di fumo e residui carbonizzati, ingredienti di bassa qualità spesso cancerogeni, olio di palma per friggerla e cartoni realizzati con materiale illegale per trasportarla. La pizza, stando al reportage di Report, in onda ieri sera su Rai Tre, sembra una trappola per la salute degli italiani. L'inchiesta ha smascherato un sistema molto diffuso che sacrifica la qualità per un risparmio che spesso non supera i 40 centesimi per pizza.
Ma in moltissimi, soprattutto su Twitter, hanno visto il lavoro del team della Gabanelli come un attacco diretto a uno dei prodotti più amati dagli italiani. Sono già centinaia i tweet che si schiarano in difesa della pizza, spesso con ironia e frecciate dirette al programma Rai. "Amo la pizza di Napoli, evviva i pizzaiuoli napoletani! Stiamo restituendo a Napoli orgoglio e dignita' ! W Napoli !". A fargli eco anche il presidente della regione Campania che si schiera con il prodotto napoletano per antonomasia: "Oggi pizza. Qui a Napoli, in Campania, un'eccellenza unica al mondo". Anche alcuni volti noti hanno aderito alla campagna, come il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ha cinguettato
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.