La differenza tra no vax e vaccinati e tra vaccinati con due dosi e chi ha già ricevuto il booster (terza dose) è sempre più evidente: nel mese di dicembre, il tasso di ricovero per gli over 80 no vax è stato otto volte più alto rispetto ai vaccinati da almeno quattro mesi e addiritittura 41 volte più alto rispetto a chi aveva già la terza dose. Ma quello che più spaventa è il tasso di decesso nei non vaccinati over 80, 56 volte più alto rispetto ai vaccinati con la terza dose.
Cosa dice il Report dell'Iss
Sono i numeri pubblicati e contenuti nell'ultimo Report dell'Istituto Superiore di Sanità. Coloro che ancora non hanno fatto la terza dose ma hanno completato il ciclo vaccinale, comunque, restano ben protetti contro il pericolo di morte. Il tasso di decesso nei no vax over 80 tra fine ottobre e fine novembre 2021 è stato circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni (cinque mesi) e, come detto, ben 56 volte più alto rispetto ai vaccinati con la dose aggiuntiva. Insomma, il ciclo vaccinale copre da ricoveri e morte ma la terza dose mette ko il virus anche in una popolazione altamente a rischio come quella degli anziani.
L'importanza della terza dose
Dopo cinque mesi dalla fine del ciclo vaccinale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia in qualsiasi forma (sintomatica e asintomatica) crolla dal 71,5% a 30,1%. Per fortuna, rimane molto elevata l'efficacia nel prevenire casi di malattia severa: le percentuali dell'Iss indicano che "l'efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni è pari al 92,7%, mentre cala all'82,2% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 150 giorni". E poi, la terza dose riporta al 94% la copertura contro la malattia severa contro il 71% di chi ancora non l'ha fatta.
Chi finisce in terapia intensiva
Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, sempre per la stessa fascia (over 80) e nello stesso periodo, "il tasso di ricoveri per non vaccinati è 10 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo, e 85 volte più alto rispetto a chi ha ricevuto la terza dose". Il Report con le relative tabelle mostra anche la differenza tra le varie fascie d'età con l'effetto vaccini che si ripercuote in ognuna di esse: in terapia intensiva, tra i 60-79enni, finiscono 41 persone no vax ogni 100mila rispetto a 2,1 persone ogni 100mila per i vaccinati con due dosi, la cui copertura rimane comunque molto alta per le forme gravi del Covid-19.
Cosa succede con Omicron
Come abbiamo visto sul Giornale.it, l'incidenza dei casi settimanali è schizzata a 266 contro i 195 della settimana precedente a causa della variante Omicron. E l'incidenza cresce in tutte le fasce d'età: sul Corriere si legge che l’età media dei soggetti che contraggono l'infezione è in leggera diminuzione.
"Nella popolazione in età scolare l’incidenza si mantiene elevata, specie nella fascia d’età 6-11 anni, dove si osserva all’incirca il 50% dei casi diagnosticati nella popolazione 0-19". Speriamo che il 2022 porti un po' di certezze in più nei pochi che ancora nutrono dubbi sui vaccini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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