Si torna a parlare della famiglia Riina, e non in merito ai 2 milioni di euro che lo Stato Italiano intende ricevere dai parenti del boss mafioso come risarcimento per tutti gli anni trascorsi dallo stesso in prigione.
Attraverso un commento sulle pagine di Facebook, Lucia, la più giovane dei figli di Salvatore Riina, annuncia l’apertura a Parigi del suo ristorante. Il nome del locale è quantomai emblematico: “Corleone”.
Si tratta di un cafè-restaurant di indubbia eleganza, con una bella facciata arricchita da verdi tendaggi (con tanto di stemma di Corleone) ed un servizio clienti impeccabile. È situato in Rue Daru, a poco distanza dal celebre Arco di Trionfo, e promette “autentica cucina siciliana-italiana”.
“Una vita nuova”, commenta appunto Lucia Riina, soddisfatta di quanto è riuscita ad ottenere. Quando tuttavia i giornalisti provano a contattarla, spiega “Il Messaggero”, si nega. Invocando il rispetto della privacy, dichiara di non voler rilasciare interviste.
Stando a quanto ricostruito dal quotidiano romano, il locale, con un capitale sociale che ammonta a mille euro, è titolato alla société Luvitopace.
Può dirsi concluso, dunque, il periodo nero che affliggeva Lucia Riina, la quale si definiva “oppressa” ed “emarginata”.
Momenti bui che ancora ricorda con amarezza, tra cui il categorico rifiuto da parte del Comune di Corleone di concederle il bonus bebè (chiesto ben tre volte, di cui l’ultima all’Inps).Adesso la nuova vita della figlia di Totò è a Parigi, col marito Vincenzo Bellomo e la figlia di soli due anni.
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