Rimini, birra e vino con le immagini di Adolf Hitler e Benito Mussolini in vendita sugli scaffali di un noto minimarket della città, scoppia la polemica.
A fotografare e denunciare il caso a prefettura, comune e forze dell’ordine è il “Coordinamento Rimini antifascista”. Non si tratta del primo caso, dato che in passato altri episodi del genere avevano spinto il sindaco Andrea Gnassi ad intervenire affinchè il Parlamento si occupasse di inasprire le pene previste per questo genere di reati; tuttavia nulla è cambiato da allora dal punto di vista legislativo.
“Di segnalazioni come queste ne riceviamo almeno 5-6 ogni anno", commenta il primo cittadino di Rimini, “Finché una nuova legge non sarà approvata tutti i tentativi di prefetture, procure e comuni possono in sostanza nulla. Naturalmente ci auguriamo che il nuovo parlamento riprenda in mano la legge proposta da Rimini in modo da dare a tutte le istituzioni gli strumenti per interventi con possibilita di successo. Se questo avvenisse il comune di Rimini sarebbe un secondo dopo a bussare alla porta di quegli esercizi che diffondono queste immagini vergognose per l’Italia intera”.
L’iniziativa di Gnassi ebbe origine dallo sdegno di due turisti americani ebrei che,3 anni orsono, si erano imbattuti in effigi di Hitler e Mussolini proprio sugli scaffali di un Minimarket; tuttavia la proposta di legge effettuata a riguardo non aveva concluso il suo iter in Parlamento.
“Un fatto ripugnante”, commenta l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad, “niente a che fare con l’offerta commerciale degna del nostro turismo. Di fatto come amministrazione comunale abbiamo le mani legate, ma faremo ulteriori approfondimenti riguardo questa specifica situazione. Faremo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo come Comune non possiamo fare fughe in avanti, in assenza di una normativa nazionale adeguata, anche perché i Comuni che hanno provato a intervenire direttamente, senza un quadro di riferimento normativo più ampio, sono stati ‘castigati’ dai giudici a favore dei commercianti”.
“In un momento storico come questo bisogna vigilare e rigettare qualsiasi tentativo di simpatizzare per cose terribili come nazismo e fascismo”,
spiega invece la responsabile del Coordinamento Rimini antifascista, “addirittura mettere Hitler in bella mostra sulle bottiglie di birra è davvero troppo. Chiediamo a chi di dovere che intervenga severamente”.
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