È una condanna a nove anni di carcere quella decisa dalla nona sezione del Tribunale di Milano, che ha ritenuto Robson de Souza, meglio noto alle cronache calcistiche come Robinho, colpevole di stupro.
Il calciatore, con trascorsi in maglia rossonera, era finito nei guai nel 2014, quando una ragazza di 22 anni, di origini albanesi, aveva denunciato una violenza subita nel gennaio dell'anno precedente da Robinho - poi andato in prestito al Santos, in Brasile - e da altri cinque amici del calciatore, al termine di un serata in un locale di Milano.
All'epoca Robinho aveva negato le accuse a suo carico e attraverso il suo legale, Marisa Ramos, aveva detto che "mai avrebbe fatto qualcosa del genere", sottolineando di essere "un buon uomo, dal punto di vista professionale e della famiglia".
Già nel 2009, quando era in forza al Manchester
City, l'attaccante era stato arrestato per violenza sessuale, dopo essere stato accusato da un studentessa universitaria di averla assalita nella zona Vip di un club, lo Space di Leeds. Era poi stato prosciolto dall'accusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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