Salerno, aggredito e picchiato da un genitore un giovane calciatore under 17

Il presidente della Virtus Belsito ha già provveduto a denunciare il fatto alla Figc evidenziando che, in occasione delle prossime partite, ritirerà la sua squadra se riscontrerà altri atteggiamenti intimidatori

Salerno, aggredito e picchiato da un genitore un giovane calciatore under 17

Ancora un atto di violenza sui campi di calcio dove si svolgono i tornei delle categorie minori. A Casignano di Pellezzano, in provincia di Salerno, al termine della partita Luca Fusco Academy-Virtus Belsito, un giovane calciatore, tra l’altro minorenne, è stato aggredito dal genitore di uno dei calciatori della squadra avversaria, che lo ha preso alla gola e lo ha scagliato contro la recinzione degli spogliatoi, provocandogli delle contusioni e dei vistosi segni rossi sulla pelle. Purtroppo fatti del genere sono all’ordine del giorno sui campi dei campionati giovanili. Manca la più elementare sorveglianza. A chiunque è data la possibilità di avvicinarsi agli spogliatoi o al recinto di gioco.

Sull’episodio è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. “L’episodio denunciato – ha detto l’esponente politico – rappresenta una vera e propria vergogna. Non c’è alcuna giustificazione per fatti del genere. Troviamo stucchevole che persone adulti arrivino a mettere le mani addosso a dei ragazzi per una partita di calcio giovanile. Siamo all’assurdo. La Figc non può restare inerme dinanzi a episodi del genere, occorre prendere dei provvedimenti per fare in modo che questi comportamenti, che nulla hanno a che fare con lo sport, cessino su tutti i campi”.

Il regolamento attuale è molto restrittivo. Se le violenze non sono presenti sul referto arbitrale non viene adottato alcun provvedimento. Il presidente della Virtus Belsito, dopo l’episodio del suo calciatore aggredito, ha già provveduto a denunciare il fatto alla Federazione italiana gioco calcio evidenziando che, in occasione delle prossime partite, ritirerà la sua squadra se riscontrerà minacce o altri atteggiamenti intimidatori nei confronti dei suoi dipendenti.

Pochi giorni fa, ad Avellino, un guardalinee donna ha subito offese sessiste solo per aver annullato un gol in fuorigioco al 91esimo Sui social network Veronica Vettorel è finita nel tritacarne di alcuni avellinesi, che non l’hanno giudicata solo dal punto di vista professionale, ma sono andati oltre, con offese di natura sessista. I primi a scagliarsi contro l’operato di Vettorel sono stati l’allenatore e alcuni tesserati dall’Avellino, ma senza alcuna offesa personale. A scatenarsi in maniera volgare e impropria sono stati invece i supporter della squadra.

Molti hanno fatto riferimento al suo aspetto fisico, che l’avrebbe favorita nella carriera, altri l’hanno invitata a fare altri “mestieri”, una denigrazione umiliante, che non è passata inosservata.

Unanime la condanna degli organi di informazione locale, che, seppure hanno giudicato non sufficiente la prova della guardalinee, hanno preso le distanze dalle offese. L’episodio di sessismo è avvenuto proprio a pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne e mette in evidenza che la strada da percorrere è ancora tanta.

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