Ieri non ha tirato in ballo nessuno. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha solo respinto le accuse relative a un presunto ritardo dell'allerta maltempo in Sardegna spiegando che "il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere, è stato un evento eccezionale, chi ha lanciato false accuse ne risponderà, sono affermazioni che lasciano il tempo che trovano, destituite di ogni fondamento perché l’Italia dal 2004 ha un sistema di allertamento codificato, sulla Sardegna sono caduti 440 millilitri in 24 ore, la quantità di pioggia che nel nostro paese arriva in 6 mesi". Oggi invece Gabrielli attacca a muso duro Regione e comuni. "Basta con le polemiche pretestuose. La Protezione civile ha diffuso l’allerta meteo 12 ore prima delle precipitazioni e lo ha trasmesso alle prefetture e alla regione, che a sua volta deve allertare i comuni. Chiedete a questi enti cosa hanno fatto".
Il capo della Protezione civile poi aggiunge: "Ribadisco ancora una volta che il sistema di allertamento nazionale fa riferimento allo schema costituzionale: lo stato dà le direttive, le regioni le norme di dettaglio. Alcune regioni non si sono ancora dotate di un piano di pianificazione degli interventi. Ed io ripeto che le previsioni sono importanti, ma se non c’è pianificazione, tutto è inutile.
Basta allora con le polemiche pretestuose. E si sappia che intorno al sistema nazionale di protezione civile lavorano ogni giorno centinaia di persone, con passione e professionalità. Sono inutili incresciose polemiche costruite sul nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.