La sardina vuole lo stadio del frisbee, il green pass e Galli: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: torna questa rubrica, i migranti afghani e lo scacco matto dei talebani a Biden

La sardina vuole lo stadio del frisbee, il green pass e Galli: quindi, oggi...
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- dopo un paio di settimane torna la rubrica "quindi oggi...". Vi è mancata, vero?!

- bisogna dire che qualche problemino questo green pass lo dà. Ecco una storia vera. Un cuoco in una baita di montagna può lavorare in cucina senza aver fatto il vaccino, ma non gli è consentito mangiare all’interno del ristorante dove prepara i piatti. È logico?

- seconda storia vera. I lavoratori in una azienda (in questo caso Ikea) possono sfacchinare alla catena del centro logistico, in mezzo a tutti gli altri colleghi. Però non possono entrare in mensa e per questo mangiano all’aperto (voglio vedere d’inverno). Roba ancora più stramba, la legge gli permette di stare di fronte al macchinario ma non davanti alla macchinetta del caffè. Per l’area break serve infatti il green pass. Vi pare normale?

- a Trieste hanno fermato 151 migranti irregolari, provenienti da Bangladesh e Pakistan. Ma anche dall’Afghanistan. Ovviamente per ora non c’entra un piffero con quanto successo a Kabul (il viaggio dura almeno un anno, per conoscere gli effetti sulla rotta balcanica della fuga americana ci sarà ancora da attendere), ma serve come campanello d’allarme in vista del prossimo futuro. Come dire: se il buongiorno si vede dal mattino…

- un pusher di Roma all’Eur ha provato a vendere un po’ di cocaina a due signori distintamente vestiti. Roba normale, che accade tutti i giorni. Peccato i due fossero carabinieri liberi dal servizio che si trovavano lì per caso. Arrestato, denunciato e giustamente chiuso ai dimiciliari. Pero va detto: che sfiga atomica

- driin driin, si sveglia anche Michela Murgia sull’Afghanistan. Un pezzo non di grandissimo pregio, ce ne scuserà, e che credo soffra di una contraddizione. Occorre infatti ricordare alla signora-spaventata-dalle-divise che se qualche passo in avanti per le donne afghane è stato fatto, lo si deve alla presenza di armi e armamenti occidentali. Altro che "la democrazia si testimonia". La dimostrazione? Appena se ne sono andati i cannoni, i proiettili e le bombe americane, il "patriarcato" talebano (e afghano in generale) è tornato subito al potere. E c'entrano poco gli investimenti in infrastrutture o progetti di sviluppo. Si può discutere anni sulla cultura locale eccetera eccetera eccetera. La verità, giusta o sbagliata che sia, è che senza le divise che tanto spaventano Murgia la vita delle donne a Kabul non sarebbe mai cambiata.

- Mattia Santori, leader delle Sardine e neo-candidato del Pd, mette tra i suoi sogni nel cassetto in caso di elezione al consiglio comunale di Bologna quello di costruire uno stadio per il freesbee. Esatto: uno stadio per il frisbee. Non riusciamo a costruire quelli di Inter, Milan, Roma e Lazio e lui lo vuole per il fribee. Mi auguro intendesse scrivere un "campetto" interamente dedicato allo sport che insegna. Voglio sperarlo...

- bisogna dare a Galli quel che è di Galli. Dopo diverso tempo in silenzio stampa su Twitter, il virologo star è tornato a dire la sua sul Covid. E stavolta ha sottolineato un dettaglio importante, sui cui val la pena ragionare. L’esempio è quello di un docente “con probabile Covid in ottobre (contatto positivo in famiglia, sintomi), marcata reazione avversa vaccinale, risposta anticorpale documentata”: al povero disgraziato “non gli viene riconosciuta immunità se non fa la seconda dose”, che Galli ritiene “inutile e non priva di rischi”. Qui si rischia di preferire la burocrazia all'approccio medico, no?

- la candidata contiana a sindaco di Milano è una anti-contiana. O meglio una che, oltre ad essere nel cda del Fatto Quotidiano, durante la prima ondata della pandemia se la prendeva col premier che aveva dato "briciole altro che ristoro" alle aziende colpite dal virus. Ehm, domanda: già indicare il candidato a poche settimane dall'elezione mi pare inutile, ma così sa proprio di assist a Beppe Sala. Non vi pare?

- Trump sghignazza e prende per i fondelli Biden per la sua fuga disordinata da Kabul. Ma se uno guarda il video dell’intervento, non può che fissare la maglietta di quel signore di colore con la scritta “Blacks for Trump”. Da sballo

- i talebani avvertono: caro Sleepy Joe, se non te ne vai entro il 31 agosto come promesso ci saranno conseguenze. E il Pentagono che fa? Risponde che “ci stanno provando”. Tipo un bimbo redarguito dalla mamma. Scacco matto

- Draghi riarreda Palazzo Chigi.

Acquista cinque divani, ripara gli orologi, risistema gli uffici dei collaboratori. Non è che ha capito che rimarrà a capo del governo ancora un po’ e che forse non gli permetteranno di fare lo stesso con le sale del Quirinale?

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