Lunedì arriva sulla testa degli italiani una botta da 10 miliardi. Chi ha una casa di lusso, un capannone, un negozio, una bottega o una seconda casa dovrà versare la seconda rata di Imu e Tasi che ammonta a 9,9 miliardi di euro. Cifre che di certo non fanno bene in un periodo in cui le risorse andrebbero destinate ai consumi. Anche questa volta verranno dirottate nelle casse dell'Erario a colpi di tasse. E così 5,3 miliardi andranno ai Comuni, 4,5 miliardi invece saranno versati dai proprietari di capannoni e negozi. A fare il punto sulla stangata prima di Natale è la Cgia di Mestre: "Lunedì prossimo sarà una giornata di passione per milioni di italiani. Oltre al pagamento della seconda rata dell'Imu e della Tasi, gli imprenditori, ad esempio, dovranno
versare le ritenute Irpef e i contributi previdenziali dei propri dipendenti e dei collaboratori", ha affermato Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia.
E questo esborso destinato al Fisco potrebbe creare non pochi problemi sul fronte tredicesime: "Se si considera che entro Natale bisognerà erogare anche le tredicesime, per moltissime imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, non sarà facile disporre della liquidità necessaria per onorare tutte queste scadenze".
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