Sex toy fra le spese rimborsate, ex consigliera assolta: "Manca elemento psicologico del reato"

Rita Moriconi, ex consigliere Pd accusata di essersi fatta rimborsare l’acquisto di un sex toy è stata assolta

Sex toy fra le spese rimborsate, ex consigliera assolta: "Manca elemento psicologico del reato"

I giudici del tribunale di Bologna hanno assolto l’ex consigliera regionale del Pd Rita Moriconi accusata di essersi fatta rimborsare l’acquisto di un sex toy.

Il caso

"Manca l’elemento psicologico del reato": così è stata disposta l'assoluzione della Moriconi. L'affaire risale al 2010 quando venne richiesto il rimborso per il giocattolo sessuale da un collaboratore della Moriconi che si prese la responsabilità degli 83 euro per poi sostenere che fosse uno scherzo e che era finito nella lista dei rimborsi per caso.

"Non vi è dubbio - ammettono i giudici - che siano state presentate due richieste di rimborso per il medesimo bene e che l’imputato abbia di fatto vistato la richiesta del suo collaboratore così consentendo allo stesso di avere il duplice rimborso per una spesa estranea al ruolo».

Ma si tratta "di un caso in cui, pur essendo oggettivamente non dovuto il rimborso della cifra, è certamente carente l’elemento psicologico del reato". La consigliere è anche finita nell’inchiesta per le "spese pazze" in Emilia Romagna, ma anche in quel caso riuscì ad essere assolta.

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