Vittorio Sgarbi è un fiume in piena contro Facebook. Il motivo? Il social network gli ha censurato quattro fotografie di quadri, quelli di Courbet, Giorgion e Canova. Il motivo? Violavano le condizioni d'uso di Fb, secondo l'algoritmo. Già, l'intelligenza artificiale del social ha oscurato quelle fotografie perché le ha ritenute volgari, pornografiche, visto che quelle opere d’arte, come spesso accade, ritraevano il corpo femminile senza veli.
E a Facebook proprio non è piaciuto il capolavoro di Gustave Courbet, L'origine del mondo, che con olio su tela raffigura una donna a gambe spalancate. Allora il critico ha chiesto un milione di euro a mo' di risarcimento: "Quella donna nuda è il quadro più importante del secondo Ottocento. Ma per l'algoritmo di Facebook era soltanto un organo genitale femminile in primissimo piano", lo sfogo di Sgarbi a La Verità, da cui è stato intervistato. "Ma soltanto uno scemo come un algoritmo può pensare che quella fosse una scena pornografica", aggiunge il sindaco di Sutri.
"Anche i Bronzi di Riace hanno i genitali in bella vista.
Come la mettiamo? Censuriamo tutto?", affonda ancora l'accademico, che infine commenta così la decisione di Mark Zuckerberg di istituire una sorta di Tribunale per censurare tutto ciò che viola gli "standard" di Facebook: "Occorre restituire testa e cuore alla valutazione meccanica della macchina. Bisogna togliere dalla fattispecie della censura tutto quello che è arte come volontà d'arte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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