Arriva il pugno duro di Salvini e del Viminale. Il peruviano che ha inserito una siringa sulla portiera di una volante della polizia a Rogoredo, a Milano, è stato espulso. E a comunicarlo è stato proprio il titolare degli Interni, Matteo Salvini: "Ieri sera il giovane peruviano che si era divertito a mettere un ago da siringa sulla maniglia dell’auto della Polizia nei pressi della stazione di Milano Rogoredo è stato espulso dal territorio nazionale. Per i delinquenti in Italia non c’è spazio. Fuori". Il caso ha fatto parecchio discutere.
Molto probabilmente l'intento del peruviano era quello di ferire un agente in servizio proprio nei pressi del parchetto della droga. Salvini aveva già tuonato contro il peruviano qualche giorno fa: "Quando si individuerà con certezza il delinquente, vediamo se troverà un giudice buono e comprensivo. Complimenti alle Forze dell’Ordine che hanno rintracciato velocemente il presunto responsabile". Poi dopo la conferma della cattura e dell'identità dell'uomo, Salvini ha annunciato il provvedimento di espulsione. Il tentativo di aggressione da parte del peruviano è stato anche sottolineato dal sindacato di polizia del Siulp. Le parole del segretario generale, Paolo Magrone sono state fin troppo chiare: "È un episodio gravissimo - afferma Magrone – che dimostra ancora una volta quanto le forze dell'ordine siano ormai quotidianamente bersaglio di aggressioni o, come in questo caso, di un comportamento vile che solo casualmente non hanno leso l'incolumità degli agenti. Massima solidarietà alla Polfer di Rogoredo a cui siamo vicini".
Insomma gli agenti sono sempre più nel mirino e di fatto le aggressioni alle forze dell'ordine continuano ad aumentare in diverse città, da nord a sud. Quello della siringa nella portiera però è forse l'attacco più vile ricevuto dai poliziotti. L'obiettivo era molto chiaro: mandare ancora una volta in ospedale un uomo in divisa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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