"Spegni la telecamera o ti faccio la faccia tanta": aggredita a Palermo la "iena" La Vardera

Le Iene stavano indagando sul misterioso omicidio del giovane medico Aldo Naro, ucciso 4 anni fa, durante una serata in discoteca a Palermo. Ismaele La Vardera: “Non ci fermeremo fino alla verità sulla morte di Aldo e denunceremo tutto”

"Spegni la telecamera o ti faccio la faccia tanta": aggredita a Palermo la "iena" La Vardera

La Iena Ismaele La Vardera e l’autore e operatore Massimo Cappello, sono stati aggrediti questa notte a Palermo. Entrambi sono finiti in ospedale. Cappello e La Vardera, protagonista del film de Le Iene “Il sindaco. Italian politics for dummies” in cui ha ricostruito la vita di un candidato sindaco alle amministrative 2017, è stato aggredito, insieme all'operatore e autore dei servizi della trasmissione Mediaset, mentre stavano girando alcune riprese dell'inchiesta che sta cercando di far luce sulla morte misteriosa di Aldo Naro, il giovane medico palermitano ucciso a botte nel 2015 davanti alla discoteca Goa, nel quartiere dello Zen. Per la sua morte è stato condannato l'aggressore, che nel frattempo si è reso protagonista di un altro fatto di cronaca sempre al quartiere Zen.

"Per la morte di Aldo Naro, un giovane per bene e dalla faccia pulita è stata condannata una persona ma non c’è ancora assoluta chiarezza su ciò che è successo - spiega La Vardera, originario proprio di Palermo -. Da oltre un mese e mezzo stiamo cercando di ricostruire la vicenda”. Secondo la ricostruzione fornita proprio da La Vardera c’è una giovane ragazza, al centro del giallo. "All’uscita del teatro ci ha raggiunto un uomo, il fidanzato della ragazza. L’uomo all’inizio si avvicina alla telecamera e ci minaccia verbalmente e poi all’improvviso si scaglia con violenza sull’operatore, che è dovuto andare in ospedale per accertamenti”. Mentre l’aggressore, che i colleghi del ragazzo chiamano “Marco”, continua a picchiare Cappello, gli altri cercano inutilmente di fermarlo. "Noi non abbiamo nessuna intenzione di fermarci - dice La Vardera, visibilmente scosso - e anzi, andremo avanti con maggiore fermezza nel tentativo di chiarire le cause e le responsabilità per la morte di Aldo e presenteremo anche denuncia per questa aggressione, anche per tentata rapina perché chi ci ha aggredito voleva portare via la telecamera con il girato. Oggi più che mai, dobbiamo rilanciare un hashtag che è diventato virale: #giustiziaperaldonaro".

Aldo è stato ucciso a 25 anni dopo una festa in maschera di un venerdì sera trascorso nella discoteca Goa del popolare quartiere Zen. Una morte arrivata per arresto cardiocircolatorio, dopo che il giovane era stato aggredito con numerosi calci in testa.

Per l’omicidio di Aldo i giudici hanno condannato a 10 anni un giovane 17enne, reo confesso. Condannati a 2 anni anche tre buttafuori del locale, mentre sono stati assolti dall’accusa di rissa e favoreggiamento altri 5 giovani.

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