Uno studente critica su Facebook il progetto di alternanza scuola-lavoro e il consiglio di classe lo punisce con il "sei" in condotta.
La storia arriva da Carpi, dove uno studente minorenne che frequenta la quarta classe dell'Itis Da Vinci rischia seriamente di perdere l'anno per aver contestato sul social network il progetto che prevede per gli studenti anche un periodo di stage in azienda. A febbraio il giovane ha partecipato, insieme ai propri compagni, ad un periodo di prova presso un'azienda metalmeccanica della provincia modenese ma già nel primo giorno in ditta ha espresso la propria contrarietà con un post pubblicato proprio su Facebook. Un post che non lesinava critiche sia all'azienda in cui si svolgeva il progetto, sia al personale scolastico.
Parole nette che hanno spinto il consiglio di classe a punire lo studente con un provvedimento esemplare: il sei in condotta, che equivale a un voto infimo. Secondo il dirigente scolastico Paolo Pergreffi la presa di posizione del giovane è "dovuta a convinzioni ideologiche, probabilmente antecedenti all'inizio del periodo in azienda."
"Le imprese, tra le prime caratteristiche che chiedono c’è la buona educazione, al di là delle competenze tecniche - spiega il preside alla Gazzetta di Modena - Del resto, non avrebbe potuto essere messo a svolgere mansioni particolarmente qualificanti il primo giorno che entrava in azienda.
La decisione presa dal consiglio di classe del 6 in condotta è stata un segnale che si è voluto dare al giovane, che peraltro va bene a scuola, nell’ambito di una valutazione non definitiva." Contro la decisione della scuola si è schierato il comitato di cittadini Sisma12, che ha bollato il provvedimento deciso dall'istituto come "repressivo e antidemocratico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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