Un ragazzo gay di 17 anni, dopo aver preso coraggio e fatto coming out a scuola, si è ritrovato a essere il bersaglio quotidiano degli insulti dei compagni e anche di un professore. Il tutto, per oltre sei mesi. Succede in un Istituto Tecnico Industriale Statale di San Donato, hinterland di Milano.
"L'omertà è stato il muro più difficile da abbattere, mi sono sentito solo di fronte agli attacchi verbali omofobi di tre compagni di classe e un insegnante. Nessuno nella classe si è schierato dalla mia parte, solo la scuola mi ha dato sostegno" il racconto dello studente, ripotato da Il Giorno, che ha denunciato di essere vittima del bullismo di tre ragazzi e atteggiamenti omofobi da parte di un docente.
Già, perché un giorno l’insegnante ha detto: "A casa mia, i fr…li cerchiamo e li massacriamo". Una frase - una delle tante - che il ragazzo ha udito sull’uscio dell’aula, prima di andare dal dirigente scolastico per denunciare il tutto. Per cercare di ottenere finalmente, pace e giustizia. Mentre in un'altra occasione, Il 17enne si è dovuto sentir dire anche "I fr…devono bruciare tutti".
Il giovane si è anche rivolto
ai Sentinelli di Milano, gruppo di attivisti che lotta per difendere i diritti della comunità Lgbt.Bene, uno dei tre bulli è stato sospeso e tutti e tre sono stati puniti con un voto basso in condotta.
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