È costata un verbale da oltre 2000 euro, l’idea avuta da un esercente di Ventimiglia, in provincia di Imperia, di piazzare una telecamera davanti al bancone del bar, sprovvisto però delle necessarie autorizzazioni.
Il perché abbia voluto installare quell'impianto, non è ancora chiaro, ma è ovvio che in quella maniera aveva creato un doppio danno: da una parte sorvegliando i dipendenti durante l’orario di lavoro, contrariamente a quanto previsto dalla legge; dall’altra controllando i clienti, che venivano privati della propria privacy.
A scoprire l’impianto di videosorveglianza sono stati i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni (Nas) e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil), durante un vasto servizio di controllo del territorio, finalizzato soprattutto a reprimere il lavoro nero, fenomeno crescente soprattutto in estate tra le strutture ricettive o gli esercizi pubblici.
Nei guai è finito il titolare di un villaggio turistico.
Oltre alla violazione della normativa inerente le autorizzazioni previste per l'installazione degli impianti di videosorveglianza nei luoghi di lavoro, i militari gli hanno contestato pure una non corretta applicazione delle procedure di legge inerenti il sistema dell’Haccp (sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici), riguardante il settore alimentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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