Le posizioni di Alessandro Orsini sulla guerra in Ucraina sono ormai note. Voci fuori dal coro, il professore universitario si è definito “una falla del sistema” e ha continuato a portare avanti le sue teorie, spesso con parole muscolari. Le tesi del docente sono state spesso disquisite in tv e sui social network. Uno degli ultimi interventi è stato quello di Antonio Polito sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno e poi su Twitter.
Dopo aver ricordato la notorietà acquistata dal prof dall’inizio della crisi e alcune sue uscite poco edificanti per la sua città di Napoli, il giornalista ha ribadito che dopo sei mesi di guerra il Cremlino – il Golia russo – non è riuscito a piegare il Davide ucraino. “È già una sconfitta”, l’analisi di Polito, che ha colto l’occasione per lanciare una frecciatina ad Orsini: “Non era vero che ‘Putin può sventare l’Ucraina come e quando vuole’”.
L’affondo di Polito non è passato inosservato allo studioso. In un lungo post su Facebook, Orsini ha dichiarato di provare “un certo imbarazzo per l’inconsistenza logica dei tweet che lancia contro di me con cui aizza i suoi follower avvezzi a diffamarmi cosi pesantemente”. Ma non solo. Per l’esperto, il ragionamento della penna del Corriere è letteralmente “assurdo”.
“Un Paese può resistere e, nello stesso tempo, essere sventrato”, l’Orsini-pensiero, con tanto di esempio storico riferito all'Inghilterra durante la Seconda guerra mondiale: “L’Inghilterra resistette ai bombardamenti nazisti eppure fu sventrata. Non riuscendo a esprimere a parole l’enormità delle devastazioni che gli aerei di Hitler inflissero alla città inglese di Coventry nel 1940, abbiamo dovuto inventare un verbo: 'Coventrizzare'. Coventry fu coventrizzata durante la Seconda guerra mondiale eppure l’Inghilterra resistette”.
Secondo Orsini, inoltre, la stoccata di Polito pone altri problemi logici. Tra i tanti riferimenti del caso, la distruzione di Mariupol e la resa dei militari ucraini a Lugansk. Secondo Orsini, un Paese può non essere distrutto e arrendersi al primo colpo. O ancora, un Paese può essere distrutto e resistere: “Per riassumere, il fatto che un Paese non si arrenda non implica l’assenza di distruzioni, mentre la presenza di distruzioni non implica la resa”.
Nel chiudere la filippica, Orsini ha rimarcato di fare il tifo per l’Ucraina, ma allo stesso tempo di opporsi al tentativo di sottomettere l’Università al governo: “L'Università non deve parlare come i governi vorrebbero imporre in base alle circostanze.
Se tutti i professori universitari parlano come i ministri, beh, questo è un problema per una società libera. Sa in quale tipo di società i professori universitari ripetono le stesse idee dei ministri quando si tratta di politica internazionale?”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.