Il test rapido salivare (Trs), funziona ed è in grado di rilevare nell'arco di pochi minuti la presenza del coronavirus. Questo prezioso strumento diagnostico sarà presto in produzione e sarà molto utile in questa fase 2 e per tutte quelle a venire. Questo test sarà utile per individuare gli asintomatici positivi al virus, per diminuire la pressione sui vari centri diagnostici e per tentare di riaprire diverse attività sociali e produttive in sicurezza.
Padri di questa fantastica idea sono Lorenzo Azzi, ricercatore di malattie odontostomatologiche presso l’Università degli Studi dell’Insubria, specialista in chirurgia orale, dottore di ricerca in Biotecnologie, responsabile dell’ambulatorio di patologia Orale presso la S.C. Odontostomatologia dell’Asst dei Settelaghi, Ospedale di Circolo di Varese e il professor Mauro Fasano, professore associato di biochimica presso l'Università degli Studi dell'Insubria, delegato del Rettore per l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
La sperimentazione è stata condotta nel laboratorio di microbiologia diretto da Fausto Sessa all’Ospedale di Circolo di Varese, dove in poco più di due settimane, dal 16 aprile al 4 maggio, sono stati esaminati i campioni di saliva di 137 soggetti sottoposti al tampone e risultati sia affetti da covid-19 che sani. Da sottolineare come l'Università Insubria e l’Asst dei Sette Laghi Circolo di Varese abbiano lavorato fianco a fianco per sviluppare questa innovativa idea.
Lorenzo Azzi, giovane saronnese di 34 anni, in esclusiva per ilgiornale.it ha spiegato com'è nata l'idea di questa test rapido salivare e molto altro ancora:
Azzi, quando si è accesa la lampadina e chi è effitivamente il padre di questo test?
"Siamo io e il professor Fasano, entrambi abbiamo ideato e lavorato su questo innovativo test. Il tutto è nato perché mi occupo di patologie orale, studia tutta la bocca nella sua totalità Per noi la saliva rappresenta un fluido importante per l’analisi e in futuro lo sarà sempre di più. Dicono che il virus si trasmetta attraverso le goccioline di saliva. Con questo test si riuscirà in maniera rapida ad individuare i portatori, soprattutto gli asintomatici".
Siete stati i primi ad avere questa idea?
"Sì, sulla saliva siamo stati i primi ad avere questa illuminazione. I colleghi americani stanno lavorando anche loro sulla saliva ma per costruire un tampone salivare che sarà più approfondito. Il nostro è un test che servirà soprattutto a fare uno bello screening generale per capire chi è positivo e chi no, in tempo reale e con poco margine di errore".
Come funziona questo test?
"ll funzionamento è molto semplice, veloce e immediato. Si ha il soggetto in esame davanti e in pochi minuti si avrà l'esito. Questo test sarà utile per lo screening di massa e nello specifico funziona così: su una piccola striscia di carta assorbente si applica qualche goccia di saliva del soggetto diluita con una soluzione apposita e in pochi minuti, tra i tre e i sei minuti si ottiene il risultato: una barretta per la negatività, due barrette per la positività al coronavirus".
Quanto tempo ci è voluto per svilupparlo?
“Siamo partiti a fine marzo con l’idea, poi dopo soli 15 giorni, a metà aprile, è partita la sperimentazione e già dal 4 maggio si può dire che sia pronto il prototipo. Abbiamo valutato prima la metodica e ora con l'Università dell'Insubria abbiamo stretto un accordo con l'azienda che produrrà prototipo in tempi rapidi per poi diventare fruibile. Su come sarà utilizzato non decideremo noi ovviamente ma le autorità sanitarie e governative".
L'obiettivo è dunque quello di individuare solo gli asintomatici?
"Principalmente sì, potrà essere utilizzato come screening per magari riaprire con più sicurezza teatri, scuole, cinema che potrebbero così testarlo all'istante sulle persone. Questo test salivare rapido vuole anche dare un mano alla sanità per tentare di non intasare troppo i centri diagnostici".
Come agisce e quanto è attendibile?
"Come tutti i test di primo livello non ha la pretesa di sostituirsi ai test diagnostici. Arriviamo al 90% di sensibilità. Abbiamo ad esempio rilevato persone falsamente positive che poi hanno fatto test e sono risultati negativi e anche persone negative al tampone ma positive al test sulla saliva. Il paziente sintomatico ha tutte secrezioni in gola e nelle vie aeree ma l’asintomatico è difficile che abbia secrezioni tali: con questo test rapido sulla saliva si permette di avere un quadro della situazione più chiaro e definito".
Quando sarà disponibile, saranno lunghe le tempistiche?
"Noi abbiamo già stretto l'accordo con Natrix Lab che ha già in fase di allestimento i primi prototipi che poi andranno testati e validati. Per giugno dovremmo avere pronto il dispositivo almeno testato per capire se metterlo già in uso o anche prima volendo. Dipende da come procede il passaggio con la prototipizzazione industriale. Tra l'altro stiamo già potenziando questo test per renderlo ancora più efficace per quando il virus tornerà più aggressivo magari nella fase autunnale".
Per quanto riguarda i costi, invece e sarà disponibile anche per i cittadini?
"Per quanto riguarda il costo non è una cosa che spetta stabilire a noi però è ovvio che un test di questo tipo deve costare sotto i 20 euro come un normale test test di gravidanza.
Fruibile ai cittadini? Penso che utilizzato nella maniera corretta possa essere uno strumento valido ma come tutte le cose andrà utilizzato con la testa senza creare magari falsi allarmismi. Penso però sarà più utile alle strutture sanitarie e come dicevo prima a teatri, scuole, cinema e altre attività produttive per sapere in tempo, quasi reale, della positività o meno della persona presa in esame".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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