Torino, imprenditori coinvolti in un giro di baby squillo

Le minorenni assunte come "ragazze immagine" dai proprietari di alcuni locali sono diventate fanciulle "con cui fare un privé". Coinvolto figlio di un noto imprenditore

Torino, imprenditori coinvolti in un giro di baby squillo

Cercavano lavoro come ballerine e dopo qualche mese passato a fare la lap dance, alle ragazze veniva offerto "qualcosa in più": serate di sesso con clienti disposti a pagare molto bene. Sono quattro le minorenni, tra i 15 e i 17 anni, che accompagnavano avvocati, imprenditori e immobiliaristi del torinese. Almeno 11 se si contano anche le ragazze appena diciottenni.

Come riporta il Corriere, le giovani sono state individuate dalla squadra mobile di Torino che, dopo una lunga indagine denominata "Tacco 12", ha arrestato quattro persone per sfruttamento della prostituzione minorile.

Gli arresti

Ai vertici dell'organizzazione, Enrico Marchesi, detto "The King", selezionava le ragazze. L'uomo è finito in carcere insieme a Felice Iammola e Angela Tuffariello, gestori di locali, che avrebbero organizzato festini a sfondo sessuale anche in night club frequentati da scambisti. Ai domiciliari, invece, è finita una quarta persona, ma la sua posizione sarebbe meno grave.

I clienti

Tra gli indagati ci sono anche quattro clienti. Tra questi c’è Mario Ginatta, 36 anni, figlio dell’imprenditore Roberto, a capo della Blutec, azienda del gruppo piemontese Metec Stola. Il 36enne era già finito nel mirino degli inquirenti nel 2015, quando venne accusato di aver custodito due puma nel parco della villa di famiglia. Nella residenza, secondo la squadra mobile, venivano portate le escort.

Il compito di organizzare gli incontri, da quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, sarebbe stato affidato al dipendente di Ginatta, Vincenzo Lillo, anche lui indagato. L'uomo doveva anche curare "gli spostamenti delle minorenni". Una terza persona, Ignazio D'Angelo, "eseguiva i trasporti con un taxi": il prezzo della corsa era di 450 euro.

I clienti sapevano che le ragazze non avevano ancora compiuto 18 anni. "I documenti venivano falsificati - ha fatto mettere a verbale un testimone - ma Marchesi sapeva benissimo quanti anni avevano".

Il listino prezzi

"Per un weekend in barca ci darebbero quattromila euro", mentre un rapporto in un locale "ordinario" costa 100 euro. Le cifre, che variano a seconda della disponibilità del cliente, sono riportate nell’ordinanza richiesta dalla pm Fabiola D'Errico. "Solo guardare" all'interno di un'auto vale 250 euro, prezzo che sale a 600 euro per mezzo pomeriggio nella villa di un imprenditore.

Le ragazze

Sui profili Facebook, le ragazze pubblicavano le loro foto in vestiti aderenti e trucco marcato. La mattina sui banchi, di sera al lavoro nei night club.

Una di loro, parlando con un’amica ed "ex collega", ha ammesso:"Abbiamo fatto tutte e due stronzate, sì, ma perché lo abbiamo fatto? Io l’ho fatto per la mia famiglia, tu penso per la stessa cosa. Sono soldi facili, li guadagno senza fare niente, mi faccio carina e sono 50 euro a volta".

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