A Torino, all’incrocio tra via Nizza e Valperga Caluso, giace(va) indisturbata da settant’anni una bomba d’aereo inglese Mk 4 da 500 libbre. Durante i lavori per opere di teleriscaldamento nei condomini attigui, gli operai si sono imbattuti nell'ordigno bellico, lanciando l'allarme.
E così in mattinata il traffico è andato in tilt, paralizzandosi: gli agenti della polizia municipale sono intervenuti sul posto per bloccare il traffico in attesa degli artificieri che hanno confermato come l'origine dell'ordigno fosse da far risalire alla Seconda Guerra Mondiale.
La situazione non è grave, ma delicata, in quanto la bomba ha entrambe le spolette danneggiate e per questo motivo non è rimovibile in sicurezza dal terreno. In prima linea ci sono gli specialisti del 32esimo reggimento genio-guastatori della Taurinense dell'Esercito Italiano, che oltre a provvedere al riconoscimento del residuato bellico, hanno eseguito la messa in sicurezza dell'area servendosi dei sistemi di fortificazione "hesco bastion": si tratta di grossi contenitori contenenti sabbia, capaci di contenere gli effetti di eventuali esplosioni accidentali.
IlGiornale.it ha contattato il Primo Luogotenente Fabio Corpus - sul luogo da questa mattina - per avere un quadro della situazione e comprendere come ci si deve muovere in casi: "Sia la spoletta di naso che quella di coda sono gravemente danneggiate, ma non vi è rischio di esplosione: vigiliamo notte e giorno per risolvere quella che è una situazione abbastanza complessa. Sono circa 100 chilogrammi di esplosivo". Già, perché la bomba si trova vicinissima alle tubature (del gas e dell'acqua) e a una manciata di metri dalle case, ma è anche a pochi passi dalla stazione dei treni di Porta Nuova, una cui parte probabilmente dovrà essere sgomberata su disposizione della Prefettura.
"Il raggio di sgombero – ci spiega l'artificiere – sarà sui cinquecento metri circa. Il giorno in cui decideremo di rimuovere la bomba noi dovremo andare ad agire sulle spolette ed è la parte più pericolosa: stiamo pensando di tagliarle con il macchinario Swordfish, ma in caso di esplosione la sicurezza delle persone deve essere garantita e massima". Si tratta di una macchina che crea un potentissimo getto di acqua e sabbia di 350 bar, capace di tagliare il metallo.
Sulle tempistiche, però, resta il punto di domanda.
Perché anche il traffico aereo e quello della metropolitana – oltre a quello della stazione – dovrebbe subire modifiche. In aggiunta, le persone, che potrebbero essere evacuate. Per loro, il luogotenente Corpus ha un messaggio: "Gli abitanti possono stare tranquilli, ci siamo noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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