Una tragedia immane quella che si è registrata nel primo pomeriggio di oggi a Castello di Godego, piccolo comune in provincia di Treviso, dove un uomo di 43 anni, Egidio Battaglia, ha ucciso - strangolandolo - il figlioletto di appena due anni, Massimiliano, prima di togliersi la vita tagliandosi di netto la gola con un coltello da cucina.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, i due corpi ormai privi di vita di padre e figlio sono stati ritrovati da Fortunato e Simone Battaglia - rispettivamente il nonno e lo zio del piccino - preoccupati perché i due, attesi a casa proprio del nonno per il pranzo, non si facevano vivi e non rispondevano al telefono. Entrambi gli uomini si sono così diretti verso l'abitazione dei familiari, sita in piazza città di Boves, preoccupandosi sempre di più poiché non giungevano risposte neanche al citofono.
Una scala posta nelle immediate vicinanze dell'abitazione e utilizzata dal signor Fortunato per poter salire sino al terrazzo ha purtroppo confermato i sospetti dei due parenti: la visione del corpicino del bimbo, totalmente immobile dentro il bagno dell'appartamento. Immediata la telefonata ai carabinieri ed ai vigili del fuoco, grazie ai quali è stato possibile l'ingresso nell'appartamento ai militari: qui gli uomini in divisa hanno scoperto anche il corpo esanime del 43enne, con la gola tagliata di netto, vicino a quello del bambino. Sul tavolo della cucina gli investigatori hanno trovato una breve lettera scritta da Egidio, la quale ha indirizzato le indagini verso l'ennesimo, terribile caso di omicidio-suicidio: nelle poche righe l'uomo si diceva molto preoccupato per le condizioni di salute del figlio, il quale soffriva di alcuni gravi problemi di salute. Raggiunta sul posto di lavoro dalla funerea notizia Adriana, moglie di Egidio e mamma di Masssimiliano, ha avuto un malore ed è stata soccorsa tempestivamente, trovandosi già in ospedale poiché fisioterapista di mestiere. Le indagini degli inquirenti proseguono incessantemente: le forze dell'ordine al momento escludono tanto i problemi economici quanto quelli familiari, pertanto la pista indicata nella lettera parrebbe essere la più verosimile.
Una tragedia molto simile è avvenuta appena poche settimane fa a Carmagnola, in provincia di Torino: in questo caso l'assassino, un italiano 39enne, aveva ucciso moglie e figlio di 5 anni, tentando in un secondo
momento di togliersi la vita tagliandosi le vene e nel contempo lanciandosi dal balcone dell'abitazione dove poco prima aveva compiuto l'orrendo crimine. In questo caso alla base del folle gesto la crisi del suo matrimonio.
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