Tutti i tavoli di crisi che aspettano al varco il governo M5s-Pd

L'esecutivo giallo-rosso si troverà per le mani numerosi nodi da sciogliere, in primis le questioni Ilva-ArcelorMittal e Whirpool. E poi c'è la grana Alitalia

Tutti i tavoli di crisi che aspettano al varco il governo M5s-Pd

Le prime gatte da pelare del governo Movimento 5 Stelle-Partito Democratico sono quelle sul fronte del lavoro. Già, perché sono centosessanta i tavoli di crisi che scottano e che aspettano al varco l’esecutivo giallo-rosso, mettendo già alla prova il neo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo e quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, entrambi pentastellati.

I sindacati puntano i piedi, ricordano alla politica come i lavoratori delle grandi aziende in difficoltà non riescano più ad aspettare e a tollerare procrastinamenti. Ecco perché Cgil, Cisl e Uil, in coro, tirano per la giacchetta il governo, sollecitando la convocazione per affrontare le crisi sui tavoli del Mise.

Come ben sottolinea l'Agi, il cosiddetto decreto "Salva imprese" firmato nelle ultime ore dal capo dello Stato Sergio Mattarella contiene provvedimenti decisivi circa le vertenze Ilva e Whirpool, ma per le sigle sindacali non sono sufficienti.

Per esempio, per quanto concerne Taranto, la legge scongiura il pericolo che ArcelorMittal se ne vada dal sito siderurgico venerdì 6 settembre, ma ciò non toglie i mille e rotti operai rimarranno in cassa integrazione. Forti criticità anche nel caso Whirpool, dove i sindacati temono che la multinazionale statunitense produttrice di elettrodomestici possa prendere scelte unilaterali, lasciando a casa oltre 400 dipendenti.

E poi ci sono tutti gli altri appuntamenti, come quello con Cmc, Invatec, Bekaert, Jabil Italy, La Perla, Mercatone Uno, Ferrosud, Jsw, Sider Alloys, Candy Hoover e Bluetec, giusto per citarne qualcuno.

Infine, la grana Alitalia. Il destino della compagina aerea di bandiera interessa da vicino anche il ministero dei Trasporti della dem Paola De Micheli.

Era stata fissata al 15 settembre la scadenza della presentazione dell'offerta vincolante avanzata da Ferrovia dello Stato insieme a Delta, Atlantia e Mef, e del relativo piano industriale. Una data che, molto probabilmente, sarà spostata più in là. Ma anche su questo fronte i sindacatati promettono battaglia.

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