Per trent'anni l'ha picchiata con violenza e umiliata. Ma non farà neanche un giorno di carcere. La vicenda, che ha creato numerose polemiche, arriva dalla provincia di Treviso.
L'aguzzino è un ex agente di commercio di 68 anni che ha patteggiato due anni di reclusione, con la sospensione condizionale, per maltrattamenti familiari, violenza privata e lesioni aggravate. Trent'anni di violenze fisiche e verbali che la donna ha trovato il coraggio di denunciare solo la scorsa estate. Dopo l'ennesima lite, che le aveva provocato la frattura della quarta vertebra, la 65enne di Maserada sul Piave ha deciso di mettere fine a tutte le umiliazioni e le botte subite. "È stato un matrimonio infelice - ha dichiarato l'avvocato della donna, Franco Codogno, al Gazzettino -. La signora ha vissuto una esistenza infernale. E fino a qualche mese fa non aveva mai neppure pensato di denunciarlo perché aveva paura".
Per trent'anni la donna aveva subito umiliazioni e maltrattamenti. Ma quell'aggressione dello scorso giugno l'ha convinta a dire "basta". I due avrebbero discusso perché l'uomo non la lasciava uscire di casa da sola. Un motivo che faceva scattare spesso il 68enne. E così iniziavano botte e offese pesanti. "È sempre successo, sin da quando ero giovane - ha spiegato la vittima -. Non voleva che andassi fuori o che vedessi altre persone e frequentare amici. Per me c'erano solo le botte. Dopo avermi picchiata, la scorsa estate mi ha letteralmente segregato in casa. Sono dovuta scappare".
La donna era riuscita a fuggire dall'abitazione e a chiedere aiuto. I medici dell'ospedale di Treviso le avevano diagnosticato la frattura di una vertebra e dopo quell'episodio la 65enne ha sporto denuncia. "Ho subito insulti, umiliazioni fisiche e verbali, mi ha picchiato anche mentre ero incinta dei nostri figli e ridotta in prigionia in casa, succube asservita a quell'uomo che poteva concepire il rapporto con me solo tenendomi sottomessa. Io per tutto questo tempo ho pensato ai figli", ha continuato la donna. Quei bambini, diventati adulti, hanno sempre saputo la verità. E dopo aver rotto i rapporti con il padre hanno incoraggiato la madre a sporgere denuncia.
"Per me lui non è mai stato un marito ma un incubo", ha spiegato la donna alle forze dell'ordine.Ora il colpo di scena. L'uomo, che non ha mai provato a giustificarsi, ha patteggiato due anni di reclusione con la sospensione condizionale e così non finirà mai dietro alle sbarre.
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