Sono più di 32mila le uova sequestrate dai Nas a seguito di una maxi operazione che ha messo nel mirino nove aziende del settore. I Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma hanno chiuso e sospeso le attività in questione, per uova senza tracciabilità e conservate in condizioni non consone, ma anche maltrattamento sugli animali e frode in commercio. Oltre alle 32mila unità sospette, anche trenta tonnellate di mangimi e più di 4.500 galline ovaiole sono sotto osservazione.
Da quanto riportato dal Messaggero, su 373 controlli, 66 i casi irregolari (pari al 18% del totale) con gravi lacune nei requisiti sanitari minimi.
E da quanto si apprende, gli uomini della Benemerita hanno registrato "situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi in strutture abusive".Le violazioni contestate ammontano a 130 mila euro mentre ovuli, galline e mangimi sequestrati hanno un valore commerciale di circa 185 mila euro.
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