Vaccini, 133mila firme per la petizione contro l'autocertificazione

Le mamme dei bambini immunodepressi contestano le nuove norme sui vaccini

Vaccini, 133mila firme per la petizione contro l'autocertificazione

Sono già oltre 133mila le firme raccolte dalla petizione "Si Vax", lanciata da un gruppo di mamme di bambini immunodepressi, a seguito di un trapianto di fegato, per chiedere che vengano riviste le norme in materia di vaccini.

La capogruppo delle mamme è Roberta Amatelli. Sua figlia, Viola, di tre anni, ha subito un trapianto di fegato quando aveva 8 mesi e per evitare il rigetto deve prendere, come gli altri bambini nelle sue stesse condizioni, dei farmaci che abbassano il livello di difese immunitarie.

La paura delle madri è che i propri figli si possano ammalare a scuola, dove basta un'autocertificazione di avvenuta vaccinazione, che però non offre la protezione garantita."I nostri bambini, tutti i bambini, hanno diritto a una protezione che un’autocertificazione non offre, perché non esiste nessuna garanzia di controllo, perché non è previsto un termine certo e a scuola si può entrare anche senza, perché le conseguenze di un abuso di questo strumento non sarebbero limitate a chi lo commette e ricadrebbero sugli altri, proprio sui più fragili". Così recita il testo della petizione, le cui firme, visibili sulla piattaforma change.org, aumentano di minuto in minuto.

Inutile anche l'idea del ministro della

Salute, Giulia Grillo, che proponeva di inserire i bambini immunodepressi nelle classi di vaccinati. Ma le mamme si chiedono:"Come si possono difendere i bambini negli spazi comuni, in palestra o alla mensa?".

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