A Venezia il sindaco dice addio ai take away per tre anni

Venezia blocca i take away, per almeno tre anni, per salvaguardare il decoro della città, nell'ambito dell'operazione avviata dal sindaco un anno fa

A Venezia il sindaco dice addio ai take away per tre anni

Venezia frena i take away, bloccando le aperture di nuovi negozi e imponendo regole più stringenti a quelli già in attività. Il tutto fa parte dell'operazione di decoro, che il sindaco Luigi Brugnaro ha iniziato un anno fa, con l'intento di "proteggere" il centro storico della laguna dalle orde di turisti, a volte irrispettosi del luogo.

Martedì, la giunta aveva votato un testo, in cui sono contenute le misure da applicare, redatto in accordo con la Regione, che ora lo dovrà ratificare. Il Comune ha accolto le osservazioni dell'Unesco, che aveva minacciato di inserire Venezia nella lista nera dei patrimoni dell'umanità a rischio, cercando di "salvare" una città presa d'assalto dai turisti, che rischia di perdere la propria identità. Il provvedimento, mira a "impedire l’apertura di nuove attività di vendita di cibi da asporto e imporre nuove regole a chi già opera, in modo che queste persone siano obbligate a pulire e a raccogliere gli involucri fuori dai loro negozi e mettere contenitori per i rifiuti all’esterno", come aveva dichiarato il sindaco, secondo quanto raccontato dal Corriere della Sera.

Anche le attività già aperte, potrebbero dover sottostare a nuove regole, cioè l'obbligo di avere il bagno, dimensioni minime nei locali e l'obbligo di tenere pulito, mediante il posizionamento di cestini all'esterno dei locali. Queste e altre misure dovranno estere stabilite dall'amministrazione entro un anno.

Il provvedimento verrà adottato per un periodo sperimentale, che durerà tre anni, fino al 31 dicembre 2021.

Venezia, almeno per un po' di tempo, dovrà dire addio alla pizza al tagli, al kebab e alla pasta d'asporto. Ma il gelato si salverà, perché considerato impresa artigianale.

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