Un aiuto economico all'Ong che recupera migranti in mare. E un incoraggiamento: "Sono con voi, vi ammiro". La presa di posizione di Roger Waters, stavolta, non si è fermata alle parole o alle ramanzine ideologiche pronunciate da un palco. Il fondatore dei Pink Floyd ha infatti messo mano al portafoglio per sostenere le attività in mare di "ResQ - People Saving People", associazione nata alla fine del 2019 e attiva nel Mediterraneo. Il compositore britannico, che già in passato aveva espresso una posizione aperturista sugli sbarchi dei profughi, ha inviato alla onlus una donazione, unita al proprio apprezzamento.
"Mi piacerebbe unirmi a voi in una delle vostre missioni, ma al momento non posso che contribuire con un sostegno finanziario", ha scritto il musicista nella lettera inviata a Emiliano Giovine, avvocato e membro del direttivo di "ResQ People Saving People". Il fondatore dei Pink Floyd ha quindi aggiunto: "Vi ho mandato una donazione, una goccia nell'oceano, per aiutare i nostri fratelli e sorelle che si trovano in mare, in balia dei trafficanti di esseri umani e delle onde. Ammiro molto il lavoro che fate: con amore e rispetto". Una presa di posizione molto chiara, parallelamente quale - al di là delle intenzioni umanitarie - si potrebbero però aprire varie riflessioni legate agli effetti collaterali negativi delle politiche dei porti aperti.
Il contributo offerto dal musicista è chiaramente stato accolto con favore dall'associazione che ne ha beneficiato. "Poter annoverare Roger Waters tra i nostri sostenitori, insieme a migliaia di cittadine e cittadini italiani che hanno creduto in questa idea è fonte di grande orgoglio ed emozione per tutta ResQ", ha spiegato in una nota l'Ong. In questo momento l'imbarcazione utilizzata dalla onlus è in porto per riparazioni, ma non è escluso che appena torni in mare possa ospitare anche lo stesso leader dei Pink Floyd. Sino a oggi, nelle sue missioni in mare la nave ha soccorso 225 persone.
Già nel 2019 Waters era entrato a gamba tesa sul tema migranti, facendo una sorta di predica all'Italia. "Non attraversano il Mediterraneo perché vogliono mangiare la vostra pizza", aveva polemizzato il musicista, invitando gli italiani a prodigarsi maggiormente nel salvataggio dei profughi e parlando di "recrudescenza di neofascismo in Italia e in Europa". A quelle parole aveva replicato il leader della Lega, Matteo Salvini: "Nessuno ti impedisce di ospitare, a tue spese, migliaia di immigrati. Noi Italiani abbiamo già accolto e pagato abbastanza".
Stavolta il fondatore di Pink Floyd ci ha effettivamente
messo il proprio denaro. E guai a criticarlo. In un recente concerto, lo stesso artista aveva messo in guardia il proprio pubblico così: "Non vi piacciono le mie idee politiche? Andatevene a fare in cul* al bar".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.