Vicenza, nigeriano con droga reagisce al controllo e pesta agenti

La denuncia del segretario regionale della Federazione sindacale di polizia: "Questo crescendo di violenze nei confronti delle forze dell’ordine dovrebbe tappare la bocca a quanti, persino nell’ultimo decreto sicurezza, hanno avuto l’ardire di vedere una misura eccessivamente sanzionatoria"

Vicenza, nigeriano con droga reagisce al controllo e pesta agenti

Gravissimo episodio di aggressione commesso da un cittadino straniero ai danni dei rappresentanti delle forze dell'ordine in servizio per le strade di Vicenza.

Il fatto durante il primo pomeriggio di ieri, quando tre agenti della squadra prevenzione crimine di Padova, impegnati in un'operazione di pattugliamento del territorio, hanno deciso di fermare un giovane uomo di colore all'altezza di via Giuseppe Verdi.

Agitato fin da subito, il soggetto si è opposto alla verifica, reagendo con rabbia alle richieste dei poliziotti. Deciso ad allontanarsi, dopo averli insultati, non ha esitato ad aggredirli, scagliandosi contro di loro come una furia. Da qui ha avuto origine una violenta colluttazione, con gli agenti che cercavano in ogno modo di immobilizzare il facinoroso, e l'africano che lottava per liberarsi. Durante lo scontro, il pericoloso soggetto non ha risparmiato morsi, calci e pugni. Non solo. Oramai fuori controllo, ha addirittura cercato di sfilare dalla fondina la pistola di uno dei tre agenti, nel tentativo di rivolgerla contro di loro.

Ad accorrere in aiuto dei poliziotti, in seria difficoltà, alcuni militari dell'Esercito, che hanno contribuito all'arresto dello straniero. Immobilizzato a terra con polsi e caviglie legate, l'africano è stato tradotto in centrale, dove si sono svolte le pratiche di identificazione. Si tratta di Clement Irabor, un nigeriano di 27 anni arrivato in Italia nel 2016. Ospitato inizialmente in un centro d'accoglienza di Frosinone, l'africano era stato allontanato a causa dei suoi comportamenti violenti. Con un permesso di soggiorno revocato alle spalle, il 27enne è tuttavia rimasto clandestinamente nel nostro Paese, dove ha vissuto spacciando sostanze stupefacenti. Durante il movimentato arresto, infatti, dalle tasche dello straniero sono scivolate fuori alcune piccole confezioni contenenti droga.

Sottoposto a perquisizione personale, Irabor è risultato essere in possesso di ben 26 piccoli ovuli (alcuni occultati nelle tasche, altri nel portafogli), che custodivano al loro interno un totale di 3,64 grammi di cocaina e 4,22 grammi di eroina.

Dichiarato in arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché di spaccio, il nigeriano è finito dietro le sbarre, in attesa di processo. Stamani il giudizio direttissimo, al termine del quale è stato condannato ad un anno ed 8 mesi di reclusione con sospensione della pena. Il 27enne è tornato, di fatto, libero, mentre gli agenti che hanno provveduto al suo fermo devono ora fare i conti con le ferite riportate in seguito all'aggressione. Sono ben 30 i giorni di prognosi assegnati ad uno dei poliziotti, che ha riportato la frattura del metacarpo della mano destra. Ai suoi colleghi, invece, sono stati diagnosticati un trauma cervicale ed alcune lesioni alle mani.

Ai tre agenti di pattuglia a Vicenza vanno le parole di Maurizio Ferrara, segretario regionale vicario della Federazione sindacale di polizia. "Stiamo assistendo ad un tale crescendo di violenze nei confronti delle forze dell’ordine che dovrebbe tappare la bocca a quanti, persino nell’ultimo decreto sicurezza, hanno avuto l’ardire di vedere una misura eccessivamente sanzionatoria.

Ai colleghi va naturalmente il nostro sincero augurio di una pronta guarigione e a chi ci governa la speranza si faccia carico una volta per tutte di questo gravissimo quanto vergognoso problema" ha affermato, come riportato da "PadovaOggi".

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