Brut Dargent, l’innovazione nelle bolle

Azienda francese del Jura produce vini spumanti metodo classico che si ispirano stilisticamente allo Champagne ma a prezzi assai più bassi e con una maggiore leggerezza: tra le chicche, la linea Ice con vini da bere ghiacciati, il vino Free senza alcol, lo Spritz transalpino e un Merlot spumantizzato. Ma ci sono anche etichette più tradizionali come il Blanc de Blancs Extra Brut

Brut Dargent, l’innovazione nelle bolle
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La Francia delle bollicine non è soltanto Champagne. Esistono molti altri prodotti di buona qualità che si ispirano come modo di produzione e come stile alle etichette più nobili della regione nel Nord-Est del Paese ma a prezzi decisamente più abbordabili. Tra queste ci sono le bottiglie firmate Brut Dargent, un brand del Jura ancora non troppo popolare in Italia ma assai bevuto in Germania. Si tratta di vini spumanti prodotti secondo il metodo tradizionale, che prevedono la prima fermentazione tradizionale (quella che trasforma gli zuccheri in alcol) e la seconda fermentazione in bottiglia sui lieviti, che crea la spuma e dona anche profondità e spessore.

Brut Dargent utilizza per i suoi vini soltanto uve di buona qualità dei principali vitigni francesi, lo Chardonnay, il Pinot Noir e (cosa insolita per uno spumante) anche il Merlot. L’obiettivo è produrre vini pensati per un consumo gastronomico ma anche per aperitivi in compagnia. Io ho provato in particolare due etichette: il Blanc de Blancs è un Extra Brut ottenuto da Chardonnay in purezza, dal colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli, perlage ben fitto e aromi di frutta matura e di agrumi che in un secondo momento lasciano spazio a note tostate, di pasticceria e di cioccolata. Il sorso è pieno e soddisfacente, la spuma riempie la bocca e i sapori richiamano gli aromi. Gli abbinamenti gastronomici prediletti sono piatti di pesce anche crudo, cibo orientale, piatti a base di verdure, torte rustiche e formaggi non troppo stagionati. La gradazione alcolica è di 11,5 gradi e il prezzo attorno ai 15 euro, ciò che lo rende davvero competitivo nei confronti di bottiglie di Champagne chiaramente più espressive ma anche assai più costose.

Il secondo vino Brut Dargent che ho provato è lo Chardonnay Ice, che intercetta una tendenza di questa estate, quella di proporre bollicine classiche a temperature da freezer o addirittura con il ghiaccio. In questo caso si tratta di un Demi-Sec, con un residuo zuccherino piuttosto corposo che lo rende di facile beva. Il colore è giallo paglierino, il perlage fine e persistente, gli aromi di pera, di nocciola, di miele. In bocca si propone elegante ed esuberante, con le note dolci non troppo invadenti. Il grado alcolico è di 11 gradi, gli abbinamenti gastronomici comprendono certamente dolci a base di frutta e di formaggio ma anche piatti salati in cui ci sia una acidità spinta da bilanciare. Il prezzo è attorno ai 10 euro per una bottiglia che è tutta vestita di bianco.

Gli altri vini della carta Brut Dargent sono, tra i classici, lo Chardonnay Brut, lo Chardonnay Brut Bio, il Pinot Noir Brut Rosé, lo Chardonnay Demi-Sec e l’insolito Merlot Rouge Sec. Tra i vini Ice c’è anche il Pinot Noir Demi-Sec rosato.

C’è anche un Brut d’Argent L’Orangerie Spritz (che unisce il vino spumante a un bitter aromatizzato) e uno spumante a base Chardonnay senza alcol chiamato Free. Prodotti che dimostrano che ci troviamo di fronte a un’azienda che non ha paura dell’innovazione, anche a costo di sollevare le sopracciglia dei puristi del vino.

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