Nadia Afragola
Asia e Sud America
Giovanni Angelucci
Bangkok
Francesca R. Barberini
Roma e dintorni, sempre più Caput Mundi gastronomica
Cinzia Benzi
Piemonte con Monferrato e Langhe
Maurizio Bertera
Trieste: la frontiera orientale d’Italia ma anche la porta d’accesso a Slovenia e Croazia
Rossana Brancato
Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025. L’indissolubile legame tra patrimonio archeologico, architettonico, paesaggistico ed antropologico del gusto ispira lo chef Pino Cuttaia del ristorante La Madia. Scala dei Turchi è la trasposizione del microcosmo della costa agrigentina, un tuffo nel mare turchese abbracciato dalle scogliere di marna bianca. Ravioli di sfoglia dí calamaro che celano le gonadi di ricci di mare, polvere di alghe, zeste di limone verdello e l’aria iodata, la brezza che accenta di memorabilità
Mariarosaria Bruno
I grandi laghi: da Como a Garda
Claudio Burdi
Ovunque in Italia, alla scoperta delle infinite eccellenze enogastronomiche del Bel Paese direttamente là dove nascono, vengono, coltivate, raccolte, allevate, pescate, trasformate e prodotte, e dove poterle ovviamente gustare come si usa localmente tra piatti della tradizione (e non solo) che le vedono protagoniste
Chiara Buzzi
Seul
Alberto Cauzzi
La destinazione gourmet che vedo più in fermento enogastronomico è sicuramente la Calabria, con tanti ristoranti di giovani chef che stanno proponendo e raccontando il territorio in maniera egregia ed efficace
Annalisa Cavaleri
Brescia, città a poca distanza da Milano, che merita di essere riscoperta e che può dare molto
Francesca Ciancio
Armenia
Marco Colognese
Ovunque, se sai cercare
Stefano Corrada
Porta Romana a Milano: Trippa, Dabass, Vasiliki, Dongiò e tanti altri, una densità gastronomica incredibil
Eleonora Cozzella
Torino, città che ospiterà i Fifty Best Awards
Luigi Cremona
La Calabria dove i giovani chef crescono e sanno far sistema
Andrea Cuomo
In Italia il Friuli-Venezia Giulia. Nel mondo la Corea del Sud
Alberto Del Giudice
Marche. Mare e collina
Antonella De Santis
Voglio immaginare Parigi di nuovo al centro della scena, come non succede da tempo, affiancata da nuove mete gastronomiche, e l'emergere di cucine per ora minori, come la filippina; mentre la campagna acquisti intrapresa dall'Arabia Saudita ci impone di non distrarci e iniziare a guardare anche in quella direzione. Che poi nasca un'identità gastronomica, beh questa è un'altra cosa
Valentina Dirindin
A malincuore, sarà ancora il Giappone
Marco Gatti
Calabria
Giulia Gavagnin
Friuli-Venezia Giulia segnali di fermento dalla più mitteleuropea delle nostre regioni
Marco Gemelli
Riscoperta delle periferie
Barbara Giglioli
Castilla-La Mancha per la varietà di ingredienti pazzeschi
Chiara Giovoni
Giappone
Manlio Giustiniani
La Sicilia
Andrea Gori
Fukuoka e le uova di merluzzo piccante
Giampaolo Gravina
Appennino
Andrea Grignaffini
Calabria per intraprendenza dei cuochi della nuova generazione e dei vignaioli
Andrea Guolo
Carnia
Carla Icardi
Stoccolma
Luca Iaccarino
Torino, grazie a 50 Best finalmente i gourmet scopriranno quanto è bella e buona
Åsa Johansson
La periferia
Camillo Langone
La Slovenia per mangiare finalmente l’orso
Lara Loreti
Lombok, Indonesia
Paolo Marchi
Torino, forzatamente. Ma anche i luoghi olimpici 2026, Cavalese, Cortina, Livigno...
Valentina Marino
Marche, Albania
Paolo Massobrio
La Calabria
Tania Mauri
Argentina
Anna Mazzotti
L’Italia
Giovanna Moldenhauser
Gorizia è una perfetta destinazione gourmet dato che sarà capitale europea della Cultura per il 2025 con Nova Gorica. Ha diversi fiori all’occhiello nella sua gastronomia a cominciare dalla nota Rosa di Gorizia, speciale radicchio a cui ha dato il nome, alla Gubana (dolce con al suo interno come ripieno uva sultanina, noci, pinoli, cedro candito, una spruzzata di rum, gelosamente custodito da un importante strato di pasta sfoglia, arrotolata su sé stessa). Non possiamo non citare il Pelinkovac, l’amaro che attraversa il tempo e la frontiera tra l’Italia e il mondo slavo. Gradis’ciutta lo interpreta con Illirico, nato da una selezione di erbe locali, in cui l’assenzio è protagonista indiscusso, intrecciato a note di bergamotto, arancia
Alessandra Moneti
Nella Capitale via Ripetta, con Bulgari, Acquolina, ristorante Alain Ducasse Roma
Anna Muzio
Brasile
Francesca Negri
Umbria
Laura Pacelli
Georgia
Vincenzo Pagano
Il Cilento, che da Nord a Sud, dal mare alla montagna fa scoprire nuove cose e ha solide certezze: i gelati di Di Matteo, il cioccolato di Pietro Macellaro, la tavola tradizionale di Genuini Cilento e dell’osteria La Piazzetta, il pesce delle Tre Sorelle, del Veliero, di Suscettibile, la carne dell’agriturismo Capalia e del ristorante La Rana, la mozzarella (non di bufala) nella mortella di Tenuta Chirico e delle Starze, il cacioricotta dei Moresani, l’olio del Marsicani, di Pietrabianca, di Paragano, i fichi di Santomiele, il vino di Luigi Maffini, la pizza dell’Ammaccata
Carlo Passera
I laghi prealpini (più o meno tutti): un tempo erano un deserto per la cucina d’autore, ora si popolano sempre più di insegne interessantissime
Luciano Pignataro
Roma grazie alle nuove aperture e al Giubileo
Stefano Polacchi
Giappone
Anna Prandoni
Napoli
Maria Pranzo
Corea
Gabriele Principato
Come città: Roma. La Capitale si sta popolando di grandi chef, ancora più di quanto non lo fosse già. Questo anche grazie all’importante sviluppo dell’hotellerie. Un esempio? Quel fenomeno di Salvatore Bianco all’Hotel Eden. Come Paese: il Giappone. Se la sua cucina sta influenzando la gastronomia mondiale, questa Nazione serba ancora in sé universi di sapori e tecniche quasi inesplorati, come quelli nati fra le mura dei templi e dei palazzi dell’imperatore
Federico Quaranta
Liguria (Genova Gastronomica)
Isabella Radaelli
Italia: fucina di idee e di sapori. Un’apoteosi del gusto
Andrea Radic
La Calabria sempre più consapevole nelle mani e nelle teste dei suoi chef delle potenzialità delle materie prime e del territorio
Edoardo Raspelli
Sicilia
Camilla Rocca
Muscat, Oman, per i sapori sorprendenti che sono un mix tra la vecchia Zanzibar e l’India
Fernanda Roggero
Bangkok, per l’incredibile concentrazione di fine dining e la presenza del primo tristellato di cucina realmente asiatico
Giovanna Romeo
Napoli
Lorenzo Ruggeri
Taiwan, l’isola che mangia di notte
Michele Ruschioni
Genova
Leila Salimbeni
Casa propria
Sarah Scaparone
Piemonte
Roberta Schira
Africa, in particolare Kigali (Ruanda) e il Ghana, per la freschezza dei prodotti e la creatività degli chef, oltre alla vivace scena vinicola
Luca Sessa
Mi piace pensare possa esserlo l'Italia, grazie alla fervente scena gastronomica che vede protagonisti giovani chef con progetti contemporanei nelle idee e nelle proposte
Salvatore Spatafora
La Sicilia, e in particolare Modica, si profila come la destinazione gourmet del 2025, accanto a Torino che sta emergendo come meta gastronomica
Gualtiero Spotti
Vietnam
Luciana Squadrilli
La Colombia
Mirko Tassin (Mirko TassoCulinario)
Non conosco bene l'estero, così rimango in Italia e dico Sicilia (ovunque merita)
Massimiliano Tonelli
Sempre Senigallia!
Luca Turner
Amsterdam
Valentina Vercelli
Italia
Cristina Viggè
Destinazione Cavalese, fulcro della Val di Fiemme e cuore pulsante del Gilmozzi district. Certo, Alessandro Gilmozzi: chef, scultore e raccoglitore (d’erbe, disegni e appunti) colto ed eclettico. Che nella cittadina trentina sta alla regia del dolomitico El Molin, dove perdersi nel bosco restando a tavola, sospesi fra legni e soppalchi (e due suite-appartamenti ideali per alloggiare). E che sempre a Cavalese guida la produzione artigianale firmata AG Laboratorio, nonché l’insegna Excelsior, proponendo una pizza superlativa, all’interno dell’antico Palazzo Riccabona. Sede dell’hotel-dimora storica di famiglia. Da sempre vocata all’eccellenza e all’accoglienza.
Gabriele Zanatta
Giappone
Annalisa Zordan
Bologna
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.