Le destinazioni gourmet del 2025? Torino, Roma, la Calabria e l’Estremo Oriente

Quinta puntata dell’ormai tradizionale sondaggio tra gli opinion leader della gastronomia italiana sulle cose più interessanti del 2024 e sulle aspettative per il 2025. Oggi la domanda: quali saranno le mete gastronomiche dei mesi a venire? Vincono il capoluogo piemontese che ospiterà i Fifty Best, la capitale del Giubileo, la regione da riscoprire e poi Giappone e Corea del Sud

Le destinazioni gourmet del 2025? Torino, Roma, la Calabria e l’Estremo Oriente

Nadia Afragola

Asia e Sud America

Giovanni Angelucci
Bangkok

Francesca R. Barberini
Roma e dintorni, sempre più Caput Mundi gastronomica

Cinzia Benzi
Piemonte con Monferrato e Langhe

Maurizio Bertera

Trieste: la frontiera orientale d’Italia ma anche la porta d’accesso a Slovenia e Croazia

Rossana Brancato
Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025. L’indissolubile legame tra patrimonio archeologico, architettonico, paesaggistico ed antropologico del gusto ispira lo chef Pino Cuttaia del ristorante La Madia. Scala dei Turchi è la trasposizione del microcosmo della costa agrigentina, un tuffo nel mare turchese abbracciato dalle scogliere di marna bianca. Ravioli di sfoglia dí calamaro che celano le gonadi di ricci di mare, polvere di alghe, zeste di limone verdello e l’aria iodata, la brezza che accenta di memorabilità

Mariarosaria Bruno

I grandi laghi: da Como a Garda

Claudio Burdi

Ovunque in Italia, alla scoperta delle infinite eccellenze enogastronomiche del Bel Paese direttamente là dove nascono, vengono, coltivate, raccolte, allevate, pescate, trasformate e prodotte, e dove poterle ovviamente gustare come si usa localmente tra piatti della tradizione (e non solo) che le vedono protagoniste

Chiara Buzzi
Seul

Alberto Cauzzi
La destinazione gourmet che vedo più in fermento enogastronomico è sicuramente la Calabria, con tanti ristoranti di giovani chef che stanno proponendo e raccontando il territorio in maniera egregia ed efficace

Annalisa Cavaleri
Brescia, città a poca distanza da Milano, che merita di essere riscoperta e che può dare molto

Francesca Ciancio
Armenia

Marco Colognese
Ovunque, se sai cercare

Stefano Corrada
Porta Romana a Milano: Trippa, Dabass, Vasiliki, Dongiò e tanti altri, una densità gastronomica incredibil

Eleonora Cozzella
Torino, città che ospiterà i Fifty Best Awards

Luigi Cremona
La Calabria dove i giovani chef crescono e sanno far sistema

Andrea Cuomo
In Italia il Friuli-Venezia Giulia. Nel mondo la Corea del Sud

Alberto Del Giudice
Marche. Mare e collina

Antonella De Santis
Voglio immaginare Parigi di nuovo al centro della scena, come non succede da tempo, affiancata da nuove mete gastronomiche, e l'emergere di cucine per ora minori, come la filippina; mentre la campagna acquisti intrapresa dall'Arabia Saudita ci impone di non distrarci e iniziare a guardare anche in quella direzione. Che poi nasca un'identità gastronomica, beh questa è un'altra cosa

Valentina Dirindin
A malincuore, sarà ancora il Giappone

Marco Gatti
Calabria

Giulia Gavagnin
Friuli-Venezia Giulia segnali di fermento dalla più mitteleuropea delle nostre regioni

Marco Gemelli
Riscoperta delle periferie

Barbara Giglioli
Castilla-La Mancha per la varietà di ingredienti pazzeschi

Chiara Giovoni
Giappone

Manlio Giustiniani
La Sicilia

Andrea Gori
Fukuoka e le uova di merluzzo piccante

Giampaolo Gravina
Appennino

Andrea Grignaffini
Calabria per intraprendenza dei cuochi della nuova generazione e dei vignaioli

Andrea Guolo
Carnia

Carla Icardi
Stoccolma

Luca Iaccarino
Torino, grazie a 50 Best finalmente i gourmet scopriranno quanto è bella e buona

Åsa Johansson
La periferia

Camillo Langone
La Slovenia per mangiare finalmente l’orso

Lara Loreti
Lombok, Indonesia

Paolo Marchi

Torino, forzatamente. Ma anche i luoghi olimpici 2026, Cavalese, Cortina, Livigno...

Valentina Marino
Marche, Albania

Paolo Massobrio
La Calabria

Tania Mauri

Argentina

Anna Mazzotti
L’Italia

Giovanna Moldenhauser
Gorizia è una perfetta destinazione gourmet dato che sarà capitale europea della Cultura per il 2025 con Nova Gorica. Ha diversi fiori all’occhiello nella sua gastronomia a cominciare dalla nota Rosa di Gorizia, speciale radicchio a cui ha dato il nome, alla Gubana (dolce con al suo interno come ripieno uva sultanina, noci, pinoli, cedro candito, una spruzzata di rum, gelosamente custodito da un importante strato di pasta sfoglia, arrotolata su sé stessa). Non possiamo non citare il Pelinkovac, l’amaro che attraversa il tempo e la frontiera tra l’Italia e il mondo slavo. Gradis’ciutta lo interpreta con Illirico, nato da una selezione di erbe locali, in cui l’assenzio è protagonista indiscusso, intrecciato a note di bergamotto, arancia

Alessandra Moneti
Nella Capitale via Ripetta, con Bulgari, Acquolina, ristorante Alain Ducasse Roma

Anna Muzio
Brasile

Francesca Negri
Umbria

Laura Pacelli
Georgia

Vincenzo Pagano
Il Cilento, che da Nord a Sud, dal mare alla montagna fa scoprire nuove cose e ha solide certezze: i gelati di Di Matteo, il cioccolato di Pietro Macellaro, la tavola tradizionale di Genuini Cilento e dell’osteria La Piazzetta, il pesce delle Tre Sorelle, del Veliero, di Suscettibile, la carne dell’agriturismo Capalia e del ristorante La Rana, la mozzarella (non di bufala) nella mortella di Tenuta Chirico e delle Starze, il cacioricotta dei Moresani, l’olio del Marsicani, di Pietrabianca, di Paragano, i fichi di Santomiele, il vino di Luigi Maffini, la pizza dell’Ammaccata

Carlo Passera
I laghi prealpini (più o meno tutti): un tempo erano un deserto per la cucina d’autore, ora si popolano sempre più di insegne interessantissime

Luciano Pignataro
Roma grazie alle nuove aperture e al Giubileo

Stefano Polacchi
Giappone

Anna Prandoni
Napoli

Maria Pranzo
Corea

Gabriele Principato

Come città: Roma. La Capitale si sta popolando di grandi chef, ancora più di quanto non lo fosse già. Questo anche grazie all’importante sviluppo dell’hotellerie. Un esempio? Quel fenomeno di Salvatore Bianco all’Hotel Eden. Come Paese: il Giappone. Se la sua cucina sta influenzando la gastronomia mondiale, questa Nazione serba ancora in sé universi di sapori e tecniche quasi inesplorati, come quelli nati fra le mura dei templi e dei palazzi dell’imperatore

Federico Quaranta
Liguria (Genova Gastronomica)

Isabella Radaelli
Italia: fucina di idee e di sapori. Un’apoteosi del gusto

Andrea Radic
La Calabria sempre più consapevole nelle mani e nelle teste dei suoi chef delle potenzialità delle materie prime e del territorio

Edoardo Raspelli
Sicilia

Camilla Rocca
Muscat, Oman, per i sapori sorprendenti che sono un mix tra la vecchia Zanzibar e l’India

Fernanda Roggero
Bangkok, per l’incredibile concentrazione di fine dining e la presenza del primo tristellato di cucina realmente asiatico

Giovanna Romeo
Napoli

Lorenzo Ruggeri
Taiwan, l’isola che mangia di notte

Michele Ruschioni
Genova

Leila Salimbeni
Casa propria

Sarah Scaparone
Piemonte

Roberta Schira
Africa, in particolare Kigali (Ruanda) e il Ghana, per la freschezza dei prodotti e la creatività degli chef, oltre alla vivace scena vinicola

Luca Sessa
Mi piace pensare possa esserlo l'Italia, grazie alla fervente scena gastronomica che vede protagonisti giovani chef con progetti contemporanei nelle idee e nelle proposte

Salvatore Spatafora
La Sicilia, e in particolare Modica, si profila come la destinazione gourmet del 2025, accanto a Torino che sta emergendo come meta gastronomica

Gualtiero Spotti
Vietnam

Luciana Squadrilli
La Colombia

Mirko Tassin (Mirko TassoCulinario)
Non conosco bene l'estero, così rimango in Italia e dico Sicilia (ovunque merita)

Massimiliano Tonelli
Sempre Senigallia!

Luca Turner
Amsterdam

Valentina Vercelli
Italia

Cristina Viggè
Destinazione Cavalese, fulcro della Val di Fiemme e cuore pulsante del Gilmozzi district. Certo, Alessandro Gilmozzi: chef, scultore e raccoglitore (d’erbe, disegni e appunti) colto ed eclettico. Che nella cittadina trentina sta alla regia del dolomitico El Molin, dove perdersi nel bosco restando a tavola, sospesi fra legni e soppalchi (e due suite-appartamenti ideali per alloggiare). E che sempre a Cavalese guida la produzione artigianale firmata AG Laboratorio, nonché l’insegna Excelsior, proponendo una pizza superlativa, all’interno dell’antico Palazzo Riccabona. Sede dell’hotel-dimora storica di famiglia. Da sempre vocata all’eccellenza e all’accoglienza.

Gabriele Zanatta
Giappone

Annalisa Zordan
Bologna

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