La guida online di esperienze gastronomiche ha pubblicato la sua lista dei piatti più disgustosi, e compare anche il nostro Paese
Parte oggi l’edizione 2025 del tradizionale sondaggio tra gli opinion leader della gastronomia italiana, giunto alla sua settima edizione. Abbiamo rivolto a 77 tra giornalisti, critici, influencer tra i più reputati a livello nazionale sei domande su cosa di più interessante ci ha riservato il 2024 e sulle aspettative per il 2025. Da oggi, primo dell’anno, e per sei giorni consecutivi pubblicheremo una domanda. La prima è: qual è stato il tuo pasto più interessante e coinvolgente del 2024? Ecco le risposte.
Il ristorante principale dell’albergo Hilton che ha ridato vita all’imponente edificio industriale ottocentesco propone un viaggio sulla rotta di Marco Polo, tra l’Occidente e quell’Oriente dove lo chef Ivan Fargnoli ha lavorato per diciotto anni. Il piatto da ricordare? Il Consommé d’anatra all’orientale. E per chi vuole farsi confortare dai sapori tradizionali veneziani, ecco il Bacaromi
In un libro edito da Giunti la “cheffe” Sarah Cicolini racconta il suo locale capitolino nel quale, lei che arrivava dall’Abruzzo, ha costruito tra timori, diffidenze e poi entusiasmi, una piccola rivoluzione di una delle cucine più tradizionali e conservatrici d’Italia. Tanti racconti e molte ricette. E un capitolo inevitabilmente dedicato alla sfida più grande: la Carbonara
Un piccolo ristorante da una ventina di posti aperto da Gaetano Marinaccio e Nadia Petronio con la cucina del giovane chef Gaetano Marinaccio, che propone piatti di ispirazione meridionale ma con un piglio contemporaneo. E il migliore risotto da me assaggiato recentemente
Pioniere della critica gastronomica in Italia, non scriverà più per La Stampa e Il Gusto: "Non saprò mai se mi hanno cacciato per contenere i costi o se c’è un altro motivo"
Storia e curiosità di zamponi, cotechini e altri piatti tradizionali dell'inverno
Buone, buonissime e antichissime. Le lasagne allietano le tavole dei giorni di festa dalla notte dei tempi
Eccoli là. Giorni a discutere di dieta dei poveri e dieta dei ricchi, a crocifiggere sotto gli ombrelloni di Capalbio quel povero Cristo del ministro Lollobrigida
Il gastronomo di Golosaria: "Siamo pieni di ingredienti meravigliosi ed economici. Ma ormai si è rotto il cordone ombelicale col passato"