Séguinot-Bordet, la storia dello Chablis

Un’azienda familiare che dal 1590 si trova a Maligny, in una delle zone più pregiate del territorio della Borgogna vocato negli straordinari i bianchi minerali a base Chardonnay. Il Vieilles Vignes, da vigne che hanno più o meno un secolo, è un’esplosione di frutta fresca e vaniglia e una bocca elegante ed esplosiva

Séguinot-Bordet, la storia dello Chablis
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La famiglia Séguinot è là, a Maligny, alle porte di Chablis, fin dal 1590, una delle più antiche famiglie del territorio. Le sue vigne sono a ridosso della “rive droite” del fiume Serein: 16 ettari dall’esposizione Sud/Sud-Est, una dimensione giusta per gestire i vigneti nel modo giusto, ponendo attenzione a ogni dettaglio. In questi modi nascono dei grandi Chablis, vino che trae la sua specificità dalla geologia, che fa risalire i terreni, di origine marina, al periodo kimmeridgiano, che forniscono quelle note iodate, quella mineralità assolitamente sedicente.

Le vigne di Séguinot-Bordet sono molto fitte, ciò che consente una produzione limitata di uva, che viene poi sottoposta a selezioni massali molto rigorose. Ma tutti i criteri produttivi dell’azienda sono improntati al rispetto della natura e dell’equilibrio biologico dell’ecosistema. L’azienda vanta infatti un certificato di alto valore ambientale A-Ver.

Séguinot-Bordet produce sette etichette di Chablis. Io ho avtuo modo di assaggiare pochi giorni fa lo Chablis Vieilles Vignes che nasce da vigne centenarie o poco meno (l’età varia dagli 80 ai 100 anni). Un vino da uve Chardonnay affinato in cisterne a lasciare integri gli aspetti aromatici e organolettici. Il colore è un giallo paglierino con riflessi verdognoli, brillante e limpido. Il naso si distende ampio, con note di fiori bianchi, frutta ben matura, perfino tropicale, poi note di vaniglia. In bocca il sorso si apre elegante e ricco, con note fresche e vegetali inizialmente e poi vanigliate e tostate. La mineralità è il vero fil rouge. Un vino maturo, pieno, affascinante. Una bella bevuta a un prezzo di 35 euro in enoteca.

Jean François Bordet

Le altre etichette sono il semplice ma ben fatto Petit Chablis, lo Chablis “base”, lo Chablis 1er Cru Vaillons, lo Chablis 1er Cru Fourchaume, lo Chablis Grand Cru Vaudésir e lo Chablis Grand Cru Les Preuses. In Italia le etichette Séguinot-Bordet sono importate e distribuite da Compagnia del Vino, che da sempre punta su aziende con valori forti e coerenti: spesso si tratta di aziende familiari con vigne di proprietà sovente da più generazioni, con produzioni votate all’eccellenza e alla tipicità. Compagnia del Vino è nata nel 1997 e vanta un portafoglio internazionale di altissimo livello e numeri importanti: nel 2023 ha chiuso con un fatturato di 10.600.000 euro, con un incremento del 12 per cento rispetto all’anno precedente. Nel 2023 ha aggiunto, oltre proprio a Séguinot-Bordet, Champagne Geoffroy, Schloss Englar, Castello di Cacchiano, Domaine A. Chopin e Nautilus Estate, e nei primi mesi del 2024 la montalcinese Capanna di Cencioni, Le Crocine di Niccolò Marzichi Lenzi – già ad di Tenuta di Biserno e Campo di Sasso –, il Trento DOC di Borgo dei Posseri e i francesi Domaine Francois Carillon, nome storico Puligny Montrachet, Domaine Eric Boigelot a Mersault, Domaine Du Buchot pioniere del Pouilly Fumé biodinamico, e Jean-Paul Picard azienda storica in Sancerre.

Guidata oggi da Saverio Notari, figlio di Giancarlo, Compagnia del Vino non rappresenta solo Toscana e Champagne, aree storicamente legate alla proprietà, ma anche Borgogna, Loira, Nuova Zelanda, Trentino-Alto Adige, Piemonte e Sicilia, toccando così alcune delle più vocate zone vitivinicole al mondo per un totale di 26 aziende a catalogo. “Meticolosa e capillare è stata la ricerca che ha riguardato determinate eccellenze d’Oltralpe - spiega Antonio Guerra, responsabile vendite di Compagnia del Vino. Un lavoro iniziato nel 2022 che ci ha portato a selezionare piccoli artigiani di Borgogna, prediligendo le singolari interpretazioni del piccolo Vigneron rispetto a collaborazioni con négociant in grado di coprire più aree della Cote d’Or sotto lo stesso brand.

I nostri produttori sono vigneron autentici con la voglia di accompagnare il consumatore in un universo definito, risultante dal mix tra expertise centenaria, approccio sostenibile e rispetto del terroir e del lavoro delle generazioni passate. Autentici vin de garage carichi di tipicità prodotti in aree di indiscussa eccellenza».

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