Era stato ritrovato per caso, durante un trasloco in una casa di campagna in Francia. Ora, il dipinto attribuito a Cimabue è stato venduto all'asta con un prezzo da record.
Qualche giorno fa, come aveva riportato anche il Giornale, in una casa di Compiègne, nel dipartimento dell'Oise della regione dell'Alta Francia, l'anziana signora, che stava facendo l'inventario per il trasloco, ha notato il dipinto. Aveva sempre pensato che si trattasse di un'icona priva di valore, ma ha deciso di segnalarlo alla casa d'aste Actéon, che lo ha fatto visionare a Eric Turquin, un critico d'arte francese. La scoperta è stata sbalorditiva: si tratta, infatti, di un Cimabue, che è stato stimato fra 4 e 6 milioni di euro.
Ieri pomeriggio si è svolta l'asta a Senlis, a Nord di Parigi. Il prezzo di partenza era 19,5 milioni di euro, ma dopo una gara al rialzo, l'opera è stata venduta per 24.180mila euro. Un prezzo che batte ogni record: il dipinto rappresenta infatti il "primitivo" più costoso venduto durante un'asta al mondo. Contemporaneamente è diventato anche il settimo dipinto antico più caro al mondo (il primo, il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci venne venduto nel 2017 per 450,3 milioni di dollari).
Il dipinto di Cimabue sembrerebbe l'elemento di un dittico del 1280, nel quale erano rappresentate alcune scene della passione di Cristo. Quello ritrovato in Francia è il Cristo deriso. Si tratta di un'opera su legno, dipinta con tempera a uovo di piccole dimensioni (25,8 cm su 20,3 cm).
Oltre a questo, oggi si conoscono altri due pannelli: la Flagellazione e la Maestà con due angeli.Il nome dell'acquirente, che si è aggiudicato il Cristo deriso per oltre 24 milioni, è rimasto, per il momento, anonimo.
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