The Eyes, quando i giovani artisti bocciano banchieri e Unione Europea

Nel primo talent show italiano dedicato alla pittura, i protagonisti non hanno avuto dubbi

The Eyes, quando i giovani artisti bocciano banchieri e Unione Europea

Anche i giovani artisti identificano la fonte di molti mali nell'Unione europea e nel sistema bancario. E' quanto è emerso nella puntata inaugurale di “The Eyes”, il primo talent show italiano dedicato alla pittura, in onda tutti i sabato, con 5 repliche settimanali, sino a metà novembre, su Elite Shopping tv (visibile sul canale 121 del digitale terrestre e, in chiaro, sul canale 863 del bouquet Sky). Gli otto partecipanti, selezionati, tra 500 candidature di giovani che frequentano le Accademie, o che si sono diplomati da poco, dovevano interpretare la corruzione. Ivana Abbate, nel suo dipinto, ha raffigurato una mano con i colori dell'Unione europea, che raccoglie la mela del peccato, ricca di banconote e ammorbata da un verme. Mentre Adriano Bertazzoni, come simbolo della corruzione, ha dipinto un banchiere, nello stile del Monopoli. Nel meccanismo del talent, le opere sono giudicate da una giuria: le ultime due classificate vanno al televoto che sceglierà l'artista da salvare e quello da mandare a casa.

Evidentemente i quattro giurati, il gallerista Primo Marella, il critico e storico d'arte Giorgio Grasso, l'artista Lidia Bachis e il collezionista Giancarlo Cipolla hanno apprezzato le opere, anche se non è dato di sapere se per i loro pregi artistici o per il messaggio sociopolitico: sia Ivana, sia Adriano, tra l'altro entrambi iscritti all'Accademia Mediterranea di Messina, non sono risultati tra i candidati all'eliminazione.

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