Giulietta Masina? Figlia illegittima che per destino finì sulla Strada

Tatti Sanguineti, straordinario raccontatore di "storie di cinema", svela particolari inediti della vita e della carriera della grande attrice, moglie di Federico Fellini

Giulietta Masina? Figlia illegittima che per destino finì sulla Strada

Tatti Sanguineti - uno giustamente convinto che il cinema non debba stare chiuso nelle università e nelle Film Commission e che i racconti e le storie vere dei cineasti siano spesso più importanti di quelle dei critici e dei professoroni - è uno dei nostri più geniali conoscitori di cinéma, sia dei piccoli particolari dei grandi film sia del grande cinema che a volte è nascosto dentro le piccole pellicole. È per questo che ascoltarlo è un piacere assoluto, per il cinefilo e per il semplice spettatore. Tatti Sanguineti è un formidabile affabulatore, un cuoco goloso che sa cucinare trasmissioni sontuose sull'«arte cinematografara», e soprattutto conosce tutti coloro che hanno fatto e fanno il cinema italiano. Non solo i maestri della macchina da presa e i grandi registi, ma anche gli sceneggiatori, le comparse, gli attrezzisti, gli uscieri, i veri depositari insomma delle «storie di cinema»", tra segreti, pettegolezzi e rivelazioni.

E, tra i tanti, Sanguineti conosce anche Gianfranco Angelucci, regista e scrittore di cui Federico Fellini diceva che era un genio. E lo ha invitato alla puntata di stasera in onda su Iris e dedicato a Giulietta Masina. «Di Federico Fellini si sa tutto - dice bene Sanguineti -, di Giulietta Masina si sa ben poco e poco si è scritto: è il personaggio più dimenticato del cinema italiano».

E così Gianfranco Angelucci - vicinissimo a Fellini e Masina sin dal 1970: era uno studente in storia dell'arte, quando incontra il regista all'Hotel Plaza, Fellini inizia a farlo lavorare con sé, con compiti che oscillano fra il privato e il segretissimo - in quasi un'ora di straordinario racconto, tra ricordi e spezzoni di film, diventa protagonista di una vera indagine sull'attrice e moglie di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Indagine che ha le rivelazioni inediti. Esempi? Sulle sue origini: «Giulietta non era figlia di sua madre, ma figlia naturale del padre con una domestica, e così all'età di tre anni fu trapiantata a Roma da una zia materna, vedova, ricchissima, giovanissima e senza figli», svela Angelucci, e questo significa rileggere un pezzo della carriera cinematografica, a partire dal suo ruolo ne La strada, di Giulietta.

E poi il sequel mai realizzato dei Vitelloni («La Masina, che rischiava di perdere il film della sua vita, la favola senza tempo de La strada, convince Franco Interlenghi a chiedere un cachet talmente alto da far saltare il progetto») sino a un'inconfessabile liaison della dolce Giulietta...

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