"La prima volta che acquistai un disco avevo undici anni e una manciata di mesi, lo ricordo perfettamente perché era l’estate dei Mondiali di Italia ‘90, Baggio aveva appena steso la Cecoslovacchia dopo aver danzato per cinquanta metri col pallone fra i piedi, con lo stadio Olimpico di Roma che pareva il Bolshoi, incendiando di gioia interi condomini ricolmi di uomini in canottiere bianche e mogli accaldate che sbirciavano con pigrizia. Solo un paio di settimane dopo sarebbero arrivati l’Argentina, Maradona, la nuca di Caniggia e i calci di rigore a riportare tutto alla consueta e stanca normalità". Inizia così il libro "Scrivevamo sulle scarpe - Piccole recensioni sentimentali", di Luca Azzini (ed. Dialoghi).
Si parla di persone, viaggi, memorie, tante "piccole recensioni sentimentali" di album musicali più o meno epocali che servono da utili spartiacque per descrivere una generazione intera, in un momento in cui la musica ancora riusciva ad avere un impatto sociale e culturale molto forte. Il libro di Azzini, nato su Instagram (“lamiavitain400dischi”), è una sorta di viaggio on the road, a metà strada tra la narrativa e il rock, che descrive il passaggio all’età adulta, tappa fondamentale per ogni individuo, tra gioie e sofferenze, lotte e obiettivi raggiunti. Ogni canzone, per certi versi, è un simbolo della vita, delle nostre vite, fatte di tante piccole e grandi cose.
Straordinario il passaggio in cui l'autore racconta l'emozione vissuta la sua prima volta in un negozio di dischi: "Mentre scorrevo gli artisti in metodico ordine alfabetico, alla ricerca del mio sonico Graal, il volto e gli occhiali di John Lennon mi vennero in soccorso, fu la prima di una lunga serie di volte. Era una delle sue ultime foto: capelli corti, niente barba, rughe che non avevano nulla a che fare coi Beatles. Mi colpirono i piedi nudi e le gambe incrociate. Lo estrassi dallo scaffale riservato alla lettera 'L', scorsi i titoli sul retro di copertina: era una raccolta dei suoi lavori da solista, qualcosa mi suonava familiare, lo mostrai trionfante a mio padre, ormai stremato anche dalla musica in sottofondo. Approvò col pollice alzato, sapeva che era finita. Ero certo che la prossima volta ci sarei andato da solo; una delle sensazioni più belle della mia ancora breve vita".
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Domenica 16 ottobre Luca Azzini presenterà il libro all’Arci Mondini di Milano, dalle 18.30. Previsto un piccolo concerto (chitarra e voce) con alcuni dei brani di cui si parla nel libro.
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