Bologna - Il sindaco di Bologna Flavio Delbono, già indagato nell’ambito
di un’inchiesta sull’uso improprio di fondi pubblici nei viaggi all’estero con la sua ex compagna, è ora
accusato dai magistrati anche di aver fatto pressione su testimoni. Lo riferiscono fonti giudiziarie.
L’ipotesi di reato contro il sindaco del Pd - che due giorni fa ha annunciato le dimissioni, pur
proclamandosi innocente - è quella dell’articolo 377 bis del codice penale, che punisce chi induca un
testimone a mentire, dicono le fonti.
Nel caso specifico, hanno riferito le fonti, i magistrati sembrano convinti che Delbono abbia cercato di
convincere Cinzia Cracchi, la ex compagna che ha denunciato la vicenda, a recedere dalle sue
dichiarazioni prima dell’interrogatorio in procura, con le promesse di un lavoro da consulente e di un’auto.
Non è stato pèossibile al momento raggiungere il sindaco per un commento.
Già accusato di peculato, abuso d'ufficio e truffa Delbono, interrogato per cinque ore dai magistrati la settimana scorsa, era già accusato di peculato,
abuso d’ufficio e truffa aggravata. In sostanza i magistrati pensano che abbia fatto uso fondi pubblici per le
trasferte all’estero insieme all’ex compagna e segretaria Cracchi, quando era vicepresidente della Regione
Emilia-Romagna.
Il sindaco dice che si è trattato solo di un errore.
L’inchiesta è partita lo scorso giugno - durante la campagna elettorale per le comunali in cui Delbono è
stato eletto primo cittadino - dopo una serie di accuse rivoltegli dal rivale Alfredo Cazzola, candidato del
centrodestra. La procura aveva allora preceduto contro ignoti, chiedendo a settembre l'archiviazione del
procedimento. Il gip Giorgio Floridia aveva però rimandato gli atti ai pm, chiedendo indagini più accurate.
Sul versante politico, intanto, si discute della possibile data delle elezioni anticipate, una volta che
Delbono abbia ufficializzato le dimissioni. Il consiglio comunale, in una mozione bipartisan, ha chiesto di
evitare una fase di commissariamento lunga per la città. E ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha
detto di essere disponibile, se ci sarà un vasto consenso, a emanare un decreto per far votare Bologna a
fine marzo, nelle stesso turno delle regionali.
Maroni: "Non si è anora dimesso" "Questa mattina ho sentito il prefetto di Bologna, le dimissioni del sindaco non sono state ancora
presentate. Se le darà interverremo, ma certamente non possiamo fare un decreto su una dichiarazione...".
Roberto Maroni torna sulle dimissioni di Flavio Delbono. "Il prefetto di Bologna - spiega il responsabile del Viminale - mi ha fatto capire che il sindaco non intende
presentare le dimissioni prima dell’approvazione del bilancio. Quando darà le dimissioni farò una rapida
consultazione per capire se le forze politiche sono d’accordo nel fare un provvedimento d’urgenza e se
sono d’accordo sul contenuto del provvedimento che preparerò per far votare il 28 marzo".
Il ministro dell’Interno, però, sottolinea che i tempi sono stretti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.