Tra una sempre più evidente corsa agli armamenti e nuove strategie operative da parte di Stati Uniti e Cina, l'Indo-Pacifico potrebbe infiammarsi da un momento all'altro. Gli Usa, nello specifico, hanno intenzione di inviare un lanciamissili a medio raggio in Giappone sfruttando la “scusa” delle esercitazioni militari con Tokyo. Washington avrebbe già comunicato al proprio partner la volontà di schierare il prezioso jolly sul suolo nipponico: ufficialmente per utilizzarlo nelle varie manovre in programma tra i due Paesi, molto più realisticamente per rafforzare la deterrenza nei confronti di Pechino. L'oggetto in questione coinciderebbe con il sistema missilistico Mid-Range Capability, noto anche come Typhon, che potrebbe creare non poche preoccupazioni a Pechino. E che potrebbe, inoltre, spingere il Dragone a rispondere a quella che ai loro occhi assumerebbe i contorni dell'ennesima provocazione americana.
La mossa degli Usa
Il Segretario dell'Esercito Usa, Christine Wormuth, ha dichiarato durante l'ultima Defense News Conference, in Virginia, che la questione è stata sollevata durante la sua visita a Tokyo all'inizio di agosto, in un viaggio che, per la cronaca, comprendeva anche un incontro con il ministro della Difesa giapponese, Minoru Kihara. "Saremmo ovviamente molto interessati a vedere" la Multi-Domain Task Force operare dal Giappone attraverso esercitazioni, ha dichiarato Wormuth, riferendosi alla nuova unità dell'esercito che ospita il sistema missilistico Mid-Range Capability, noto anche come Typhon. "Abbiamo chiarito il nostro interesse in questo con le Forze di autodifesa giapponesi", ha aggiunto l'alto funzionario americano, osservando che gli Stati Uniti vedono "molto potenziale" nel poter spostare equipaggiamento e soldati nelle isole sud-occidentali del Giappone.
Le isole nipponiche in questione, tra l'altro, sono a due passi da Taiwan. Ogni dispiegamento – ha evidenziato la pubblicazione Nikkei Asian Review - verrebbe effettuato a un ritmo che il Giappone ritiene opportuno. In precedenza, non erano mai stati inviati missili a medio raggio in Giappone. Ad aprile, la prima Multi-Domain Task Force dell'esercito americano nello stato di Washington ha inviato un lanciamissili Typhon nelle Filippine nell'ambito dell'esercitazione Salaknib 24: è stata la prima volta che gli Usa hanno schierato missili con base a terra in un Paese straniero dopo il ritiro dal Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio nell'agosto 2019.
Il Trattato INF fu firmato nel 1987 e aveva a lungo impedito agli Stati Uniti di possedere, produrre o testare in volo missili balistici e da crociera lanciati da terra con gittata compresa tra 500 e 5.500 chilometri. Tuttavia, lo sviluppo di missili a medio raggio da parte della Cina, che non è mai stata parte dell'INF, ha spinto l'amministrazione Trump a lasciare il trattato e iniziare a ricostruire l'arsenale americano.
Un Typhon per il Giappone?
Mentre era in servizio, ad aprile, il Typhon è rimasto nelle Filippine per mesi causando disagio a Pechino. Le Filippine avevano dichiarato che il lanciamissili sarebbe partito a settembre. In merito a questo precedente, Wormuth ha affermato che l'impiego della durata di mesi – in Giappone - sarebbe stato un modello per il futuro. "Il nostro obiettivo nell'esercito è stato quello di provare davvero ad avere la massima capacità di combattimento credibile" nell'Indo-Pacifico, a ovest della linea internazionale del cambio di data, per "sei mesi all'anno o più", ha affermato. "Dimostrare questo tipo di capacità di combattimento rafforza la deterrenza nella regione. Penso che abbia attirato l'attenzione della Cina. È una capacità impressionante", ha aggiunto Wormuth.
Il Typhon lancia due tipi di missili: il missile da crociera Tomahawk, con una gittata stimata di oltre 1.600 chilometri, e l'intercettore multiuso Standard Missile-6, con una gittata fino a 370 chilometri. Per l'esercitazione nelle Filippine, il lanciarazzi è stato trasportato in aereo dalla 1st Multidomain Task Force presso la Joint Base Lewis-McChord a Washington.
All'inizio di agosto, il tenente generale Kazuo Sakai, capo di stato maggiore del Ground Component Command della Japan Ground SDF, ha guidato una squadra in visita a Lewis-McChord, in quella che è stata vista come la preparazione per un dispiegamento simile in Giappone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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