Droni di supporto al combattimento: la risposta del Giappone ai J-20 cinesi

Due modelli del nuovo velivolo senza pilota di supporto al combattimento giapponese per un potenziale impiego nel Gcap

Droni di supporto al combattimento: la risposta del Giappone ai J-20 cinesi
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Nel contesto geopolitico dell'Asia orientale, il Giappone si trova di fronte alla crescente minaccia rappresentata dal caccia cinese J-20. Al fine di contrastare efficacemente questa sfida, il Paese ha avviato un programma strategico per lo sviluppo di aerei da combattimento collaborativi (Cca), sottolineando la sua determinazione a mantenere la sicurezza nazionale e a preservare il suo ruolo nella regione. Mitsubishi Heavy Industries (MHI) si distingue come attore fondamentale in questo scenario, grazie alle sue innovazioni nel settore aeronautico volte a potenziare la capacità difensiva di Tokyo e di influenzare l'equilibrio di potere regionale.

Ruolo e caratteristiche degli aerei da combattimento collaborativi (Cca)

L'International Aerospace Exhibition 2024, tenutasi presso Tokyo Big Sight di Ariake, ha rappresentato un momento cruciale per la presentazione dei Cca, mettendo in luce l'integrazione sinergica tra aerei a guida umana ed autonoma. Il design all'avanguardia dei velivoli da combattimento collaborativi, ispirato al prestigioso Boeing MQ-28 Ghost Bat, si caratterizza per le sue peculiarità tecniche come le code gemelle e le prese d'aria ottimizzate. L'implementazione di un sistema pilota basato sull'intelligenza artificiale testimonia l'impegno del gruppo nipponico nel perseguire l'eccellenza tecnologica per garantire la sicurezza nazionale e il dominio dei cieli.

I due modelli presentati dal Giappone

Durante l’evento, Mitsubishi Heavy Industries (MHI) ha presentato due modelli distinti: uno per l'intelligence, sorveglianza e ricognizione (Isr) e l'altro per il combattimento tattico. Il primo, denominato "ARMDC-20X", è stato esibito in scala naturale ed è progettato per rilevare, identificare e comunicare le minacce agli aerei di nuova generazione con equipaggio. Il secondo, invece, è stato mostrato mediante un modello in scala 1:10, comprensivo di un compartimento di carico utile interno.

Una simulazione contro il J-20 cinese?

Nel contesto dello sviluppo dei sistemi senza equipaggio basati sull'intelligenza artificiale, il gruppo ha presentato un filmato esplicativo che ha suscitato grande interesse tra gli esperti. La simulazione mostrava due Cca che interagivano con caccia a guida umana di ultima generazione, seguendo uno scenario simile al Global Air Combat Programme (Gcap). Nel video si vedeva un Cca che intercettava un aereo "molto simile" al J-20 cinese e trasmetteva le informazioni al caccia con equipaggio, il quale pilotava un aereo da combattimento collaborativo per neutralizzare il jet ostile con un missile aria-aria. Questa dimostrazione è significativa in quanto sembra mettere in luce l'utilizzo avanzato delle nuove tecnologie per contrastare la presenza degli stealth di quinta generazione come il J-20, in servizio presso la People's Liberation Army Air Force (Plaaf).

Le implicazioni strategiche dei Cca

Il coinvolgimento di Mitsubishi Heavy Industries nel Global Air Combat Programme (GCAP) in collaborazione con partner internazionali quali Italia e Regno Unito rivela l'importanza strategica dei Cca a livello geopolitico. Queste piattaforme collaborative non solo potenziano le difese giapponesi, ma fungono da strumenti per rafforzare legami con alleati strategici a livello globale. L'inclusione dei Cca nel programma F-X pre-Gcap del Giappone, mirato a sostituire il precedente Mitsubishi F-2, sottolinea il ruolo essenziale di tali innovazioni nella politica estera nipponica e nell'equilibrio di potere regionale.

L'interconnessione tra innovazione tecnologica, cooperazione internazionale e visione strategica posiziona i Cca di MHI come elementi fondamentali per la sicurezza e la stabilità del Giappone, offrendo una risposta concreta e sofisticata alle minacce tecnologiche aeree nemiche.

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