"Sono in arrivo". Trump sblocca l’invio di bombe da 900 Kg a Israele

Il presidente Usa ha revocato lo stop imposto dall'amministrazione Biden sull'invio di armi a Israele. Trump: "Cose ordinate e pagate da Israele, ma non spedite da Biden, sono ora in arrivo"

"Sono in arrivo". Trump sblocca l’invio di bombe da 900 Kg a Israele
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Non sono trascorsi nemmeno 10 giorni da quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca e sono già innumerevoli i cambiamenti che ha apportato in politica estera e interna. Tra le più rilevanti fino a questo momento c'è la revoca allo stop imposto dalla precedente amministrazione dell'invio delle bombe MK-84 a Israele. È stato Joe Biden, lo scorso maggio, a fermarne l'invio a Israele, aprendo quella che di fatto viene considerata la più grave crisi moderna tra gli Stati Uniti e lo Stato ebraico.

A riferire della revoca dello stop è stata Axios, che ha citato fonti israeliane, secondo le quali il governo di Tel Aviv è stato informato dal Pentagono ieri. Stesse fonti hanno riferito che 1800 bombe MK-84, ognuna del peso di circa 900 Kg, verranno caricate a breve su una nave per essere recapitate in Israele. "Molte cose che erano state ordinate e pagate da Israele, ma che non sono state spedite da Biden, sono ora in arrivo", ha detto il presidente degli Stati Uniti Trump sulla piattaforma Truth Social. Parole sibilline che sembrano confermare l'indiscrezione circa l'invio delle bombe a Israele. Per Biden, l'uso di tali bombe in quest'area avrebbe causato una "grande tragedia umana". Questa è stata una delle poche mosse dell'amministrazione Biden atta a esercitare una leva su Israele affinché venisse aperto un tavolo per le trattative ma la revoca decisa da Trump non arriva improvvisa ed era attesa, anche se le tempistiche non erano state rese note.

Pochi giorni fa in Medio Oriente è scattata una tregua tra Israele e Hamas orientata a un definitivo "cessate il fuoco". Gli accordi per il momento sono utili alla liberazione degli ostaggi israeliani catturati in Israele durante il pogrm del 7 ottobre 2023. "Oggi il mondo festeggia perché il presidente Trump ha ottenuto il rilascio di altri quattro ostaggi israeliani che, per troppo tempo, sono stati trattenuti contro la loro volontà da Hamas in condizioni orribili. Gli Stati Uniti continueranno con il loro grande partner Israele a spingere per il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti e per il perseguimento della pace in tutta la regione", si legge in una nota della Casa Bianca.

Nel frattempo Israele ha chiesto all’amministrazione Trump di fare pressioni sul Qatar e l’Egitto affinché spingano Hamas a rilasciare Arbel Yehud, l’ultima donna ostaggio civile che si ritiene sia ancora viva nella Striscia di Gaza.

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