L'ufficio presidenziale di Taiwan ha appena tenuto un' "esercitazione da tavolo" simulando l'escalation militare della Cina. L'esercitazione in questione, unica nel suo genere, ha coinvolto vari attori al di fuori delle forze armate e sottolineato l'urgenza di Taipei nel garantire la preparazione contro Pechino. La simulazione ha coinvolto unità governative centrali e locali e gruppi della società civile, con l'obiettivo di testare le risposte delle autorità a molteplici scenari nel caso in cui le tensioni tra le due sponde dello Stretto di Taiwan dovessero ulteriormente crescere. "Abbiamo condotto un'esercitazione da tavolo per verificare il livello di preparazione di ogni agenzia governativa nel rispondere a scenari estremi", ha dichiarato il presidente taiwanese William Lai. "Riteniamo che finché il governo e la società saranno preparati, potremo rispondere adeguatamente a diverse minacce, tra cui disastri naturali ed espansionismo autoritario", ha aggiunto.
L'ultima esercitazione di Taiwan
L'ufficio presidenziale dell'isola ha fatto sapere che, a differenza dei tradizionali giochi di guerra militari, l'esercitazione da tavolo appena effettuata aveva lo scopo di testare come diverse agenzie governative potessero "garantire il normale funzionamento della società" in tempi di crisi. La Cnn ha scritto che le operazioni hanno simulato due scenari: uno in cui la Cina imponeva tattiche di guerra in una zona grigia "ad alta intensità" e uno dove l'isola si trovava "sull'orlo del conflitto". Alle agenzie governative non è stato consentito preparare note in anticipo e hanno dovuto reagire immediatamente, e in tempo reale, a diverse evenienze.
L'esercito di Taiwan organizza regolarmente giochi di guerra da tavolo per testare la propria prontezza difensiva, ma quanto andato in scena nei giorni scorsi è coinciso con una sorta di unicum. È stata infatti la prima volta che l'ufficio presidenziale ha organizzato una simulazione incentrata specificamente sulle risposte civili alla minaccia di un'ipotetica invasione cinese. Per la cronaca, la simulazione è stata presieduta dal vicepresidente Hsiao Bi Khim, dal segretario generale dell'ufficio presidenziale Pan Men An e dal segretario generale del Consiglio per la sicurezza nazionale Joseph Wu. Tra i pochi risultati filtrati, ha scritto la Cnn, sarebbe emersa la necessità di migliorare la capacità di combattere la disinformazione in periodi straordinari. Sebbene il Ministero della Difesa sia ben posizionato per rispondere a diverse situazioni, molte agenzie governative hanno avuto difficoltà ad individuare le fake news durante le interruzioni di corrente o di Internet.
Il nuovo gioco da tavolo
Nel frattempo, a partire dal gennaio 2025 verrà commercializzato a Taiwan un nuovissimo gioco da tavolo (questa volta gioco da tavolo nel vero senso della parola) ambientato sullo sfondo di un conflitto armato attorno all'isola. I giocatori devono, di fatto, partecipare a un'invasione immaginaria della Cina a 20 anni da oggi. La pubblicazione del gioco coincide con un periodo di forte intensificazione delle attività militari cinesi attorno a Taiwan, incluse vaste manovre navali nel mese di dicembre.
Il nuovo gioco, intitolato "2045", sfida i giocatori a navigare le difficoltà della guerra utilizzando carte d'azione colorate e personaggi di ruolo coinvolti nelle operazioni 10 giorni prima di un'invasione cinese fittizia di Taiwan. I personaggi includono membri delle forze armate di Taiwan, agenti cinesi dormienti e politici pro-Cina che cercano di sabotare la difesa dell'isola, nonché cittadini che prendono le armi per difendere la loro patria.
La casa produttrice di giochi taiwanese Mizo Games ha avviato il crowdfunding per il gioco ad agosto. In meno di tre mesi, la società ha raccolto più di 4 milioni di dollari taiwanesi (circa 165.600 dollari di Singapore) per finanziare il progetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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