Da Dubrovnik a Spalato, alla scoperta della costa dalmata

Il fascino della gloriosa città-stato di Ragusa e l'autenticità della Split di Diocleziano in un breve tratto di strada ricco di scorci

Camilla Golzi Saporiti

Supera le alte aspettative. Dubrovnik, la Ragusa croata, la perla dell'Adriatico, è una meraviglia. Da sola merita il viaggio che, poi, dura poco e costa meno: un'oretta di volo a cifre più che contenute con la compagnia aerea Volotea (www.volotea.com) e dal decollo all'atterraggio è un attimo. L'aeroporto è a venti minuti di strada dal centro, dove ci si muove tranquillamente a piedi. Insomma, Dubrovnik è dietro l'angolo, semplice ed economica da raggiungere anche solo per un weekend. È soprattutto un'idea, uno spunto, una destinazione che concilia tempi e costi, regalando una visita che è una rivelazione. Davvero. Colpisce e conquista a prima vista. Mette d'accordo tutti i gusti e le età. Impossibile rimanerne delusi. Sorge su un promontorio di pietra calcarea incastonato nelle acque di un Adriatico che non c'entra niente con il nostro Adriatico romagnolo e che niente ha da invidiare ai colori tra il blu e il turchese dei mari più belli di Italia, Grecia e Spagna.

La Stari Grad, la città vecchia, riconosciuta dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, è raccolta all'interno di mura di pietra del XV secolo, eredità del passato di gloria in cui Dubrovnik si contendeva con Venezia il dominio sui mari. Una passeggiata lungo i due chilometri di mura, che guardano sui tetti di tegole rosse, scivolano sulla griglia urbana per poi proiettarsi verso l'orizzonte, è il miglior modo per cominciare la visita e catturare il panorama della città. Che si gira passo dopo passo, a partire da Porta Pila. Dà accesso al nucleo antico e alla via principale, la Placa o lo Stradun, lastricata di marmo. Da qui parte una sfilata di palazzi gotici, fontane e chiese rinascimentali: Palazzo Sponza, la Fontana Grande di Onofrio, la chiesa di San Salvatore, il Convento dei francescani (con all'ingresso una farmacia attiva dal 1317).

E, poi, ristoranti (Proto, con terrazza e curata cucina di pesce, www.esculap-teo.hr), caffè (Gradska kavana Arsenal, storico, dal 1895, www.nautikarestaurants.com/gradska-kavana-arsenal) e negozietti (ora invasi dal tormentone di «Game of Thrones», fortunata serie televisiva girata in buona parte in questo magico set). Ai lati, viuzze e stretti vicoli, angoli più o meno nascosti che di giorno accompagnano al mercato in piazza Gundulic, dominato alle spalle dalla Cattedrale e dal Palazzo del Rettorato. Mentre di sera si animano di concertini e festival sotto le stelle.

Di certo Ragusa-Dubrovnik appaga, ma limitarsi a rimanere tra le sue mura e scorci sarebbe un peccato. Perché a pochi chilometri di distanza si aprono altri panorami e scoprono altre mete che vale proprio la pena vedere. Come Spalato (Split, in croato). Ci si arriva in quattro ore circa di strada panoramica, lungo l'insenatura di Ston e la bella riviera di Makarska. Da una parte la costa alta e frastagliata della Dalmazia, puntellata di isole e isolette, dall'altra rocce bianche e vegetazione brillante. All'orizzonte la città di Diocleziano. Scelta dall'imperatore romano come luogo dove trascorrere il suo «buen retiro», conserva l'imponente Palazzo risalente al III secolo. Che era e resta il cuore della città, oltre che uno dei più vasti e meglio mantenuti della romanità. La visita è d'obbligo ed è anche una piacevole passeggiata nei tempi dell'antica Roma. La struttura del Palazzo di Diocleziano ricalca la tipica pianta degli accampamenti militari romani, estesa su una superficie di 215 metri di lunghezza e 180 di larghezza. Con mura spesse due metri, quattro porte collegate da due strade ortogonali corrispondenti al cardo e al decumanus, sotterranei, templi e un mausoleo, oggi Cattedrale. Un antico spettacolo che non esaurisce l'interesse e il fascino di Spalato.

Seconda città per importanza dopo Zagabria della Croazia e prima della Dalmazia, raccoglie nelle sue vie luoghi e sapori che sanno di autentico. Persone, mercati, konobe, i ristoranti tipici (Konoba Varos, www.konobavaros.com) e atmosfere che con poco fanno stare molto bene.

Info: Ente nazionale croato per il turismo www.croatia.

hr; voli: collegamenti dall'Italia (Milano - Bergamo Orio al Serio, Venezia, Bari e Palermo) a Dubrovnik e/o a Spalato disponibili fino a ottobre e acquistabili sul sito www.volotea.com, sull'app Volotea e presso tutte le agenzie di viaggio.

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