Dopo le coppiette ora tocca ai single, che domani in 6 milioni festeggeranno, con gli amici ovviamente, San Faustino, il patrono dei cuori solitari. Una rivincita per chi ieri è stato tra qual 35% di single che ha sofferto della «sindrome di San Valentino», ansia e depressione causate dal senso di esclusione provocato dalla festa degli innamorati.
E se tra le coppie prevalgono i fiori, per i single regalarsi o farsi regalare una pianta per arricchire con la natura la propria casa con un «amico verde» che non disturba, non è invadente, non ingombra, trasmette serenità, ascolta con pazienza e richiede solo pochi minuti di attenzione è uno dei regali più gettonati. Secondo una analisi della Coldiretti, le famiglie italiane con un singolo componente rappresentano oltre un quarto del totale e sembrano in realtà dover «soffrire» soprattutto per la spesa quotidiana che rende particolarmente difficile e costosa la vita dei «battitori liberi».
I single italiani spendono infatti per gli acquisti alimentari quasi il doppio rispetto alla media delle famiglie italiane, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 312 euro al mese, superiore del 64 per cento rispetto - sottolinea la Coldiretti - ai 190 euro al mese destinati alla tavola da ogni singola componente di una famiglia tipo italiana formata da in media da 2,5 persone. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare - sostiene la Coldiretti - nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali.
Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell'ordine la carne (65 euro), l' ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffè (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro). Ad incrementare la spesa alimentare, continua la Coldiretti, è anche l'elevata presenza di sprechi perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera.
I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a più elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa. Una scelta che, conclude la Coldiretti, aumenta notevolmente la spesa poiché i cibi pronti per il consumo arrivano a costare anche cinque volte il prezzo delle materie prime impiegate.
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