I nuovi assegni delle pensioni: per chi cambia l'accredito

I più fortunati sono i pensionati delle Gestioni speciali, i piccoli coltivatori diretti e i lavoratori autonomi. Per queste persone l’assegno sarà incrementato di 10,21 euro mensili

I nuovi assegni delle pensioni: per chi cambia l'accredito

È arrivata la conferma, come ampiamente anticipato, che alcune pensioni nel 2022 saranno più ricche. L’Istituto nazionale di previdenza sociale, lo scorso 20 gennaio, ha emanato la circolare numero 9 con la quale ha reso effettivi gli aumenti annunciati. Ma quali sono i beneficiari che avranno diritto all’incremento dell’assegno pensionistico?

I beneficiari degli aumenti e i nuovi importi

I più fortunati sono i pensionati delle Gestioni speciali, i piccoli coltivatori diretti e i lavoratori autonomi. Per queste persone l’assegno sarà incrementato di 10,21 euro mensili, ossia 122,52 euro all’anno, senza contare la tredicesima e la quattordicesima. Il calcolo avviene considerando il reddito familiare e l’inflazione annuale, con arrotondamento ai centesimi di euro. Come riporta Qi Finanza, il tasso di inflazione programmato per il 2021 è stato dello 0,5%.

Come si calcola la pensione dei lavoratori autonomi

L’assegno dei lavoratori autonomi viene definito in base al sistema contributivo e per ottenerlo bisogna avere i seguenti requisiti:

  • 66 anni e 20 anni di contribuzione per la pensione di vecchiaia.

  • 63 anni e 20 anni di contribuzione.

  • 40 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, per la pensione anticipata.

In ogni caso, un elemento di fondamentale importanza per calcolare gli assegni pensionistici è la perequazione, ossia la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici per adeguarli al costo della vita.

La perequazione applicata alla Gestione speciale

In base all’attuale normativa, per mettere al sicuro il potere d’acquisto delle pensioni di fronte all’avanzare dell’inflazione, l’Inps ha precisato che il trattamento minimo del fondo pensioni dei lavoratori dipendenti risulta fissato dal primo gennaio 2022 e per l’intero anno nell’importo mensile di 523,83 euro.

Gli assegni non verranno aumentati tutti allo stesso modo, quindi, e a essere preso in considerazione sarà il reddito.

  • 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo.

  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo.

  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Con decreto ministeriale del 17 novembre 2021 si è deciso che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è pari a 1,7% dal primo gennaio 2022.

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